FIRENZE. Il segretario generale del sindacato di polizia Siulp Toscana, Francesco Reale, in una lettera inviata in redazione esprime il proprio cordoglio al collega Francesco Alighieri, lassistente capo deceduto venerdì mattina durante un inseguimento nel casertano, assieme al vice sovrintendente Gabriele Rossi.
Avevo visto in tv Francesco Alighieri in un servizio televisivo del Tg nazionale il primo giorno dell’arrivo dei rinforzi a Caserta. I soliti Reparti Prevenzione Crimine… in costante movimento da un capo all’altro del Paese ma quasi mai citati, noti e riconoscibili soltanto agli addetti ai lavori da quello stemma con laquila gialla nonché per quella naturale disponibilità e duttilità operativa. Un organico chiamato a sopperire ad ogni emergenza nazionale sempre pronto e disponibile per un pugno di euro.
Ho contribuito e visto nascere nel 1993 il Reparto Prevenzione Crimine di Torino proprio con Francesco, Fri per gli amici, con il quale insieme ad altri colleghi ho condiviso servizi in tutta Italia, momenti di stress e disagio come momenti di allegria e fraternità trascorsi nelle varie località del Paese. Ad un certo punto, ho dovuto trasferirmi… con grande rammarico e nostalgia per gli amici e colleghi e per quell’attività così atipica, usurante, spesso penalizzante rispetto ad altre specialità ma senza dubbio di grande esperienza e coesione umana. Non ci vedevamo da tempo ormai ma la nostra amicizia andava oltre… era sufficiente sentirci qualche volta durante gli anni anche solo per augurarci buon natale o buon compleanno, considerato che siamo coetanei nati con un giorno di differenza, con la solita promessa di incontrarci di nuovo.
Riflettevo qualche sera fa, guardando la tv: toh! Guarda Fri ancora sulla strada anche a Caserta, a 41 anni a fare sempre la stessa vita (ormai da 15 anni al Rpc)… ma come fa, che forza dicevo. Posti di controllo ovunque, lunghi viaggi di trasferimento, operazioni anticrimine, antisequestro (come i sequestri Melis e Soffiantini)… il lavoro sporco e neanche tanto riconosciuto poi… Personale in uniforme che fa prevenzione, sulla strada al sole o con la pioggia, che fa le irruzioni ben visibile e consegna i risultati spesso senza essere neppure citato.
Caro Fri, sei stato un grande personaggio, sempre disponibile e sorridente a prescindere, un vero amico per me e per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerti e sono tanti, un indimenticabile allegrone. Allacciavi amicizie dappertutto, apprezzato da colleghi e comuni cittadini.
Perdonate il mio omaggio… che va anche agli altri due colleghi, che purtroppo non conoscevo, impegnati sempre sulla strada a garantire la sicurezza in Italia, un Paese senza memoria e riconoscenza dove purtroppo esistono anche quei politici che si inventano addirittura manovre finanziarie per penalizzarci, tagliano sulla nostra pelle, senza riconoscere concretamente la peculiarità del nostro ruolo sociale e che dovrebbero vergognarsi solo a pensare certe cose.
Francesco Alighieri è morto lavorando e facendo il proprio dovere, perchè come tanti colleghi non si è mai tirato indietro, non si è mai posto il dubbio… la dove cera esigenza non ha mai esitato, la sicurezza dei cittadini era più importante. Si, Fri era davvero unico nel suo modo di essere poliziotto efficiente e uomo divertentissimo. Il sorriso sempre stampato in volto, a prescindere da tutto…
Ho trascorso in servizio con Fri anni ed anni, rincorrendolo per un po e poi perdendolo di vista per le sue costanti aggregazioni dove c’era da lavorare. Spesso in Sardegna dove credo sia noto da nord a sud e da est ad ovest. Un amico affidabile e sincero. Un poliziotto attento e perspicace.
Perdiamo una figura importante per
Caro Fri in questo momento tristissimo, non so proprio che fare… cosa dire, questo non è il momento delle polemiche ma della riflessione e del cordoglio, volevo almeno ricordarti anche così, renderti un pubblico omaggio e ricordare la tua risata amabilissima, il tuo grande senso dellamicizia e la tua voglia di vivere.
Ciao Fri, per sempre nel cuore.