Strage Castel Volturno, degenera la protesta degli immigrati

di Redazione

la protesta a CastelvolturnoCASTELVOLTURNO (Caserta). A seguito dell’agguato compiuto giovedì sera dai Casalesi a Castel Volturno, in cui hanno perso la vita sei immigrati, continua a crescere la tensione da parte degli extracomunitari che da tempo si sono insediati sul litorale.

la protesta a Castel VolturnoLa folla di immigrati, composta anche da donne e bambini, per protesta questa mattina ha percorso le strade della cittadina casertana per far sentire la loro voce. Purtroppo la manifestazione è degenerata e gli immigrati hanno bloccato la Domiziana rivoltando cassonetti dell’immondizia, materassi ed auto. Provvisti di bastoni hanno distrutto le vetrine dei negozi adiacenti alla sartoria dopo sono stati uccisi i propri connazionali. “Vogliamo giustizia, non è vero che i nostri amici ammazzati spacciavano droga o erano camorristi. Sono state dette tutte cose false”, hanno gridato a gran voce gli africani che non intendono transigere su chi oggi li accusa di spacciare sostanze stupefacenti. “Noi siamo persone perbene, non è giusto che ogni volta che si parla di droga – dicono – siamo noi i colpevoli e questo solo perché è nero il colore della nostra pelle. Questo è razzismo”. Nel frattempo gli investigatori hanno constatato che non vi sarebbero collegamenti tra l’agguato avvenuto a Castelvolturno e quello di Baia Verde dove è stato assassinato Antonio Celiento, titolare di una sala giochi.

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