Tifosi napoletani, il Viminale deciderà su stop trasferte

di Redazione

l'assalto alla stazione di RomaROMA. “Ovviamente” i cinque tifosi arrestati domenica per l’assalto ai treni alla stazione di Roma sono stati già rilasciati. Si tratta di quattro napoletani e di un romanista, che saranno giudicati per direttissima, ad ottobre, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e possesso di esplosivi.

danni ai treniDai microfoni di Radio Anch’io,il presidente della Figc, Giancarlo Abete, attacca: “Il calcio non è rappresentato da questi delinquenti e noi speriamo che queste persone negli stadi non entrino più”. “E’ impensabile che vengano messe a ferro e fuoco le stazioni. Si tratta di comportamenti contrari a ogni forma di convivenza civile. Hanno sporcato l’immagine di Napoli. Dobbiamo fare il massimo, ognuno per le proprie responsabilità, per debellare questo mondo di delinquenti che inquinano il nostro mondo”. “Il Viminale – ha continuato Abete – aveva consentito la trasferta ai tifosi del Napoli e aveva sottolineato l’apertura concessa alle tifoserie. L’occasione, però, non è stata colta: un’attestazione di fiducia che è stata rispedita al mittente”.

A respingere le critiche sull’apparato di sicurezza il questore di Napoli Antonino Puglisi: “Quando quel treno si è mosso da Napoli, non c’era alcun pericolo di ordine pubblico e quindi nessun motivo per impedirne la partenza. Alla vigilia pensavo fosse una decisione giusta, come banco di prova per l’intera tifoseria dopo anni di divieti”. Intanto il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano minaccia seri provvedimenti: “E’ bastata una giornata a cancellare i passati dati favorevoli. I tifosi napoletani rischiano di non fare più trasferte”.

Intanto, è polemica tra Questura di Napoli e Trenitalia. “Un’ordinanza urgente della prefettura di Napoli ha prescritto a Ferrovie dello Stato, per motivi di ordine pubblico, la partenza alle 12.29 da Napoli Centrale del treno Intercity Plus 520 con a bordo un migliaio di sostenitori del Napoli Calcio diretti a Roma”, dice Fs in una nota in cui si spiega anche che “nei giorni scorsi aveva informato, con comunicati stampa, dei possibili problemi che le tifoserie avrebbero potuto creare al riavvio dei campionati di calcio”. Problemi relativi al fatto che, oltre ai cinquemila tifosi autorizzati a recarsi a Roma, ce n’erano moltissimi altri che pretendevano di raggiungere la capitale. Così com’è accaduto, arrivando a delle aggressioni nei confronti dei controllori da parte di scalmanati per viaggiare senza biglietto. Il Questore Puglisi replica: “Si è cercato di gestire al meglio anche se, come in ogni circostanza simile si creano e si possono creare problemi”. E accusa Trenitalia: “E’ stata messa a disposizione una capienza non sufficiente che ci ha creato qualche problema di gestione della folla”. Un funzionario della Questura esclama: “Ci sarebbe stata la guerra civile se bloccavamo la partenza”.

Alla fine il bilancio è stato di feriti tra le Forze dell’ordine, tifosi arrestati e accoltellati, un treno Intercity distrutto e terrore alla stazione Termini di Roma, quando i tifosi in partenza hanno fatto scoppiare petardi tra la gente e costretto alcuni passeggeri a scendere dai vagoni. Il tutto per un danno economico di 500 mila euro.

Intanto, domani si riunirà il Comitato di Analisi per la Sicurezza della Manifestazioni Sportive (Casms). I filmati chiesti dal ministero degli Interni consentiranno di individuare i responsabili, e dovrebbero convincere il governo ad evitare altre trasferte per i tifosi partenopei, anche per tutta la stagione. “Stavolta non useremo riguardo e comprensione per nulla”, afferma il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano.

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