Co.di., Pd: “Inopportuna presenza di Pasqualino di Amici”

di Redazione

PasqualinoSANT’ARPINO. “E’ assolutamente difficile poter rispondere ad una persona incapace di comprendere il ruolo e la funzione che gli è stata, improvvidamente, affidata”.

“Dispiace – afferma il gruppo del Partito Democratico – dover assumere una posizione forte e di condanna per Ernesto Capasso, capogruppo della maggioranza e presidente del CO.D.I. Questo doppio incarico è la più plastica delle smentite per l’ipocrisia di Capasso. Se non se n’è accorto è la sua stessa doppia figura a rendere ambigua e strumentalizzabile la funzione sul piano politico, non certamente la distribuzione di un volantino con il quale si è cercato di fare informazione sulle tante incapacità e stranezze di questa amministrazione.

Capasso straparla e non saquello che dice (nel senso che ignora) e ci auguriamo che il Consiglio direttivo del Co.D.I. prenda le distanze da questa farneticante dichiarazione. Il presidente in preda ad una crisi di autoesaltazione ha addirittura parlato, riferendosi all’iniziativa dell’opposizione, di ‘un atteggiamento scorretto e fuori luogo posto in essere da chi, evidentemente, non ha capito il senso e le finalità del Comitato per i Diritti dell’Infanzia e che nessun gruppo politico potrà permettersi di tenere in futuro’. Ma Capasso conosce veramente il senso e le finalità del Co.D.I.? E se le conosce, come concilia la presenza di un ‘protagonista’ di Amici, quale testimonial delle attività del Co.D.I.?

Capasso ha avuto mai modo di vedere, sia pure per curiosità tale trasmissione, sicuramente di successo ma poco coerente con lo spirito e le finalità del Co.D.I? Ecco, vogliamo aiutarlo ricordandogli qualche recensione fatta per la trasmissione alla quale ha preso parte il testimonial, amico del presidente del Co.D.I. Il problema principale di questa settima edizione di Amici è però un altro. Negli scorsi anni, trascorsi tutti in perenne stato di polemica per i motivi più diversi e ugualmente banali, c’è sempre stato almeno un talento (o presunto tale) che è riuscito a venir fuori, e in più di un caso a vincere, nonostante il tempo riservato alle esibizioni dei ragazzi fosse sempre più ridotto per dar spazio e fiato a voci irrispettose nei confronti della passione di questi giovani allo sbaraglio nel circo televisivo: in principio era il cosiddetto pubblico parlante, sempre pronto a scagliarsi con finta cognizione di causa contro il ragazzino di turno, poi i professori hanno trovato modo di ritagliarsi una maggiore visibilità con continue dichiarazioni di fuoco in nome della dignità della propria categoria, ma è indubbio che tutte le polemiche più accese siano spesso state orchestrate con furbizia dagli autori alla ricerca dello spettatore medio(cre) in più solleticato dal richiamo un po’ perverso della lite.

Quest’anno le puntate del sabato si sono spesso esaurite nelle schermaglie tra insegnanti che hanno tolto spazio ai ragazzi, costringendo a registrare le sfide e a mandarle poi in onda nel corso della settimana durante la striscia giornaliera. E tra sospetti casi di omosessualità messi a tacere con fretta e metodi ampiamente biasimabili e sfide dal dubbio risultato che hanno portato al solito valzer delle uscite e dei nuovi ingressi, si è finalmente arrivati al tanto atteso prime time, con la nuova collocazione della domenica sera. Come si fa a parlare di tutelare la dignità del Co.d.i. da parte di chi, con atti e comportamenti, se l’è già messa sotto i piedi?

Ecco – conclude il gruppo del partito di Veltroni – vogliamo sperare che il presidente del Co.d.i. ed il capogruppo di Alleanza Democratica comprenda e capisca quale errore ha commesso e si renda conto che chi non ha capito il senso e le finalità del Comitato dei diritti per l’infanzia è Ernesto Capasso, che ha scambiato il Co.d.i. per un’azienda o, meglio, per una trasmissione di prime time!”.

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