Il Pd sul caso Di Serio: “Un sindaco di parte e fuori misura”

di Redazione

PDSANT’ARPINO. “Adesso si comprende la lettera aperta di Alleanza Democratica! Essa non era diretta a noi dell’opposizione, ma rappresentava il disagio interno esploso con il ‘caso’ Di Serio”.

E’ scritto in una nota del Pd sui contrasti tra il consigliere comunale Maurizio Di Serio e la dirigenza dell’Udc.

“I nodi vengono al pettine! Ed ecco che si palesa subito non solo l’inesperienza amministrativa – denunciata nella predetta lettera – ma anche e soprattutto quella politica. Viene, così, alla luce una querelle interna ad uno pseudo partito Udc che con arroganza, presunzione e maleducazione “aggredisce” un proprio iscritto, colpevole di aver denunciato un clima di intimidazione e di oppressione. Ma la questione diventa ancor più allarmante e pericolosa allorquando è il primo cittadino, il ‘primus inter pares’, ad intervenire come l’avvocato difensore di turno prendendo le parti non del Consigliere Comunale che ha dato un valido contributo alla vittoria elettorale, bensì del segretario Udc, attuale presidente della multiservizi Ecoatellana. Un Sindaco che dovrebbe essere garanzia per l’intero Consiglio Comunale che si scaglia contro uno dei suoi è davvero il colmo. Che parla di ‘amicizia fraterna’ interrotta da mesi con un suo forte sostenitore, colpevole solo di aver costituito un Laboratorio Politico a sostegno della maggioranza e dal quale, stranamente, il sindaco si dissocia. Perché? Si tratta di una ritorsione nei confronti del consigliere Di Serio che lascia l’Udc per aderire al Laboratorio Politico Atellano con l’intento, così dichiarano loro, di rafforzare la maggioranza? Di Serio lascia perché stufo di appoggiare un pseudo partito inventato per soddisfare le esigenze di un segretario politico opportunista e poltroni sta? Il sindaco con il suo comportamento avalla l’atteggiamento di un direttivo, la cui identità è nota a pochi, che usa parole senza mezzi termini prese a prestito dal vocabolario della più bassa politica. Ciò è davvero inquietante considerato che stiamo parlando della massima carica istituzionale che dovrebbe essere il principale garante dell’equilibrio e dell’armonia del Consiglio Comunale e che invece, accecato dalla sete di potere, offuscato dall’inesperienza più assoluta, sia amministrativa che politica, diventa il difensore di un segretario di partito. Ma ormai meravigliarsi è da sciocchi innanzi a cotanta dirompente incompetenza! Un sindaco così sfacciatamente di parte non si era mai visto. E per di più a sostegno di un personaggio (il segretario dell’Udc) che prima punta su un candidato forte elettoralmente(il consigliere comunale dell’Udc) che viene eletto e, poi, lo scarica con parole offensive, irriguardose e gravi per l’onorabilità e la moralità di una qualsiasi persona. Un sindaco veramente super partes non avrebbe dovuto prendere una scivolata politica così clamorosa. E non avrebbe dovuto “mortificare” con parole molto gravi un consigliere che pure aveva contribuito, con non pochi voti, alla sua elezione a sindaco. Questo spiega, invece, il silenzio del capogruppo di Alleanza Democratica, Ernesto Capasso, che su questa strana vicenda non parla, forse imbarazzato dalle tante ambiguità di una vicenda che di politico non ha nulla!”.

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