Rifiuti, Di Santo attacca Savoia: “5 anni di irresponsabilità”

di Redazione

Eugenio Di Santo SANT’ARPINO. “Ancora una volta dobbiamo difenderci da accuse infamanti ed infondate provenienti dai veri protagonisti dell’attuale emergenza rifiuti, che hanno consentito che il territorio comunale venisse usato per lo sversamento di tutti i tipi di rifiuti e che hanno partecipato al disastro finanziario dell’ex consorzio Geo Eco spa”.

Lo si legge in una nota a firma del sindaco Eugenio Di Santo e della sua maggioranza, indirizzata al Pd e all’opposizione. “Ci accusano di quello che solo loro hanno da sempre fatto. Il 24 dicembre del 2007 (con ordinanza n. 89) l’ex sindaco Giuseppe Savoia ordinava al Consorzio Geo Eco spa l’immediata rimozione dei rifiuti accantonati lungo le strade del territorio e di deporli temporaneamente nei cassoni scarrabili posti negli spazi esterni degli impianti sportivi. Alla data del 23 gennaio 2008 i nostri bambini giocavano a pallone sul campo sportivo in mezzo ai rifiuti che giacevano da circa un mese. Oggi ci chiedono come è possibile pensare al campo sportivo come luogo di deposito temporaneo dei rifiuti differenziati? Per cinque anni hanno consentito il deposito dei rifiuti di ogni tipo nelle adiacenze del campo sportivo. Oggi ci accusano di non aver rimosso i rifiuti provenienti dagli scavi dei lavori pubblici effettuati sul territorio durante i cinque anni di loro amministrazione. Per cinque anni la giunta Savoia non ha pagato il Consorzio Geo Eco spa accumulando un debito, al 31 marzo 2008, di circa 1 milione e 700mila euro. Oggi ci ritroviamo i rifiuti per le strade perchè l’Articolazione Territoriale Ce2 del Consorzio Unico di Bacino non ha i soldi per pagare i dipendenti che ne curano la raccolta, il trasporto e lo stoccaggio. Per cinque anni Savoia, Maisto e Company hanno occupato posti di rilievo e di responsabilità all’interno dei consigli di amministrazione del consorzio Geo Eco spa. Oggi ci ritroviamo un consorzio con 40 milioni di euro di debiti ed il nostro Comune, insieme agli altri 25 del comprensorio, si ritrovano con i rifiuti per le strade. La disonestà intellettuale è ancora più grave se chi muove le accuse infondate è a conoscenza diretta che l’Amministrazione Comunale non ha alcuna responsabilità sulla emergenza in atto. Domandate all’architetto Elpidio Maisto che occupa un ruolo di responsabilità all’interno dell’ex Consorzio. La cittadinanza ha ben compreso da che parte ci sono le inadempienze. Grazie”.

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