AVERSA. Riceviamo e pubblichiamo la mail inviataci in redazione da un cittadino residente in Viale Kennedy, che lamenta la mancata realizzazione nella zona della rete metano.
Circa un anno, questo cittadino, in una lettera indirizzata al sindaco Ciaramella, scriveva: Abito ad Aversa viale della Libertà Ho chiesto poco tempo fa all’Enelgas l’allacciamento alla rete del gas-metano.Nei primi giorni di gennaio è arrivato il tecnico della società per un sopralluogo. Dopo un rapido esame della situazione mi ha detto che, purtroppo, la variante tutta non era servita dalla rete e solo le abitazioni confinanti con le strade laterali potevano allacciarsi alla rete, in quanto fornite di metanodotto. Inoltre, ha aggiunto, se volevo, potevo anche far arrivare la fornitura con uno scavo sul marciapiede (comunale) pagando in proprio tutte le spese per tale opera. Lo stesso, però, mi sconsigliava tale opera data l’enorme spesa a cui andavo incontro e, quindi, aspettare che il Comune fornisse di metanodotto anche i tratti non serviti della variante. Ora, al di là delle ragioni tecniche per le quali il Comune non completa la rete del gas-metano su tutta la Variante (sembra che abbia rimandato il tutto dopo il completamento della linea metropolitana), io mi domando: perché, se il sottoscritto si fa carico di tutte le spese, è possibile avere la fornitura del gas attraverso il marciapiede comunale e non può il Comune fare la stessa cosa abbreviando i tempi di attesa degli abitanti della zona più sfortunati solo perché non confinano con una strada laterale fornita di metanodotto? Se attraverso il marciapiede è possibile portare i tubi della rete e se lo stesso è comunale, quali problemi ha il Comune di Aversa ad accontentare gli abitanti della Variante? Saluto Cordialmente.
Oggi lo stesso cittadino, nella mail inviataci, afferma: Poco tempo fa la Variante è stata fatta attraversare da due condotte di metano: una sul viale Kennedy, allaltezza del parco Motti (dove la linea della metropolitana già è quasi operante), e laltra allincrocio di viale della Libertà e via Torrebianca (dove la linea della metropolitana non ancora esiste). A questo punto ci si chiede: è un problema tecnico, come è stato sempre affermato dai responsabili comunali, a causa della linea sotterranea della metropolitana (lattraversamento, però, delle due condotte sembrano smentire questa tesi); è una presa per i fondelli degli abitanti della variante? Oppure hanno (forse) considerato che, dopotutto, sulla stessa strada non abita nessun notabile da accontentare e, quindi, i restanti possono essere trattati tutti come cittadini di serie B? Pertanto, se desiderano la fornitura del metano si devono far carico delle spese occorrenti per il metanodotto, proprio come se la strada fosse privata e non soggetta ad interventi per i servizi essenziali da parte del Comune (?). Nel modo opposto, però, si è regolato il Comune di Carinaro che, sul tratto di viale della Libertà (fra via Boccaccio e il parco Verde), ha fornito i suoi abitanti di metanodotto (!). A questo punto viene da chiedersi: sono gli attuali amministratori aversani, diversi da quelli della (cosiddetta) prima repubblica, abituati ad una gestione (particolarmente) soggettiva della cosa pubblica, oppure sono gli aversani di adesso che meritano essere trattati in questo modo?.