Rifiuti, Fiadel: “Occorrono nuovi camion per la raccolta”

di Redazione

 AVERSA. Sul versante rifiuti le città del bacino dell’ex Consorzio GeoEco appaiono più pulite, e la situazione, rispetto ad alcuni giorni, fa è migliorata.

Eppure non sono state aperte nuove discariche, né ci sono stati cambiamenti visibili nella struttura consortile. “Ancora una volta – dichiara Giulio Testore della Fiadel, il sindacato con il maggior numero di iscritti nell’ex GeoEco – abbiamo una dimostrazione sul campo che quando gli operatori sono messi in condizione di espletare il loro lavoro, lo fanno, e le città ritornano ad essere più pulite. Da tempo denunciamo, tra le tante cose, la fatiscenza del parco automezzi, che per buona parte di esso, dovrebbe essere soltanto rottamato. Molti camion, vecchi, sottoposti in questi anni, causa anche l’emergenza, a super lavoro, sono arrivati al capolinea, ma la mancanza di fondi, dovuta ai debiti dell’ex GeoEco, causati da anni di mancato pagamento di alcuni comuni non permettono di sostituirli con nuovi automezzi. Così accade che gli operatori, che in questi mesi hanno dimostrato buona volontà, pur di assicurare il servizio per trovare un mezzo disponibile scendano a lavoro a qualsiasi ora del giorno e della notte, rinunciando quindi ad avere dei turni fissi, e quindi ad una vita privata più regolare. In questi giorni, poi, se le cose vanno migliorando, lo si deve al fatto che a supporto dell’Articolazione Territoriale Ce2 (nda. un tempo GeoEco) del Consorzio Unico, sono arrivati i mezzi dell’Asia Napoli, che hanno permesso una migliore organizzazione del lavoro. Dunque una questione di mezzi e non di personale. Meglio poi i camion dall’Asia che l’Esercito. Infatti i militari, oltre a fare molta scena, possono poco. Un loro camion riesce a prelevare circa la settima parte di un auto compattatore dell’ex GeoEco. Insomma sette camion dell’Esercito italiano, con relativo personale di circa quattordici uomini, non coprono il lavoro neanche di un auto compattatore dell’Articolazione Ce2, con solo un autista e due operatori. E l’Esercito ai contribuenti costa! Infine attenzione alle società esterne, molte di queste a volte sono state ritrovate senza certificazioni antimafia, in una zona dove la camorra regna incontrastata. Scelte da parte dei sindaci di affidare ai privati il servizio sono da considerarsi un passo indietro di oltre dieci anni, con la consapevolezza di ritornare a fare piaceri a chi, privatamente, in questo settore, a discapito del territorio e dei cittadini, si è arricchito in maniera sproporzionata e incontrollata”.

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