AVERSA. Non funziona il dispositivo di traffico attivato da quasi un mese allinterno di parco Argo. Se lobiettivo era quello di cancellare il caos del fine settimana creato dai giovani frequentatori dei bar della zona, allora lobiettivo non è stato centrato.
Perché la scelta fatta dai responsabili comunali del settore non ha risolto il problema ma lo ha solo spostato più avanti, moltiplicandolo però nei giorni e nelle ore. Infatti, se prima cera difficoltà a percorrere il tratto finale di via Michelangelo che incrocia via DAcquisto nelle ore serali del sabato e della domenica, adesso è diventato problematico percorrere sia via Michelangelo che la parallela via Raffaello praticamente a tutte le ore del giorno. – dice Mario che abita al civico 23, di via Raffaello A creare problemi sarebbero gli incroci delle due arterie con via Botticelli e via Di Iasi dove vengono incanalate autovetture provenienti, rispettivamente, da tre e da cinque direzioni diverse. Creando dei nodi difficili da sciogliere. Non solo spiega – per lalto numero di vetture che adesso si riversano quotidianamente nel parco a tutte le ore a causa del dispositivo di traffico introdotto nellintera zona di Aversa sud, ma anche per particolari situazioni contingenti che si verificano con periodicità giornaliera , come la presenza di auto lasciate in sosta giusto agli angoli degli incroci, malgrado in quei punti la sosta sia espressamente vietata dal codice della strada, o la presenza di veicoli commerciali addetti allo scarico merci per approvvigionare i negozi, o la presenza di autovetture che procedono controsenso per raggiungere più rapidamente il parcheggio orario posto nellarea ex Alifana. Inconvenienti il cui risultato è quello di creare, senza alcuna possibilità di preavviso, nodi di traffico difficili da dipanare. Certo continua Mario – se vi fosse una presenza regolare dei vigili urbani qualche cosa potrebbe cambiare. Il loro intervento potrebbe bloccare e magari sanzionare le auto che vanno contro senso e quelle parcheggiate in divieto di sosta nei punti critici, quelli in cui lautomobilista è obbligato a svoltare ma deve farlo alla cieca avendo la visuale coperta da vetture in sosta giusto agli angoli degli incroci. Se poi conclude – chi di competenza volesse modificare il dispositivo di traffico rendendo, ad esempio, a senso unico anche il secondo tratto di via Botticelli, quello che si incrocia con via Belvedere, intervenendo efficacemente anche sullincrocio tra via Raffaello e via Di Iasi, eliminando almeno il doppio senso in via Torretta, forse i nodi non sarebbero cosi difficili da sciogliere.