AVELLINO. LIrpinia è pronta per limminente ricorrenza del Columbus Day 2008, che si terrà come tutti gli anni a New York, con una grande parata per le vie del centro di Manhattan, come per tradizione il secondo lunedì di ottobre, ovvero il giorno 13, in memoria del grande pioniere italiano che è stato Cristoforo Colombo.
Sulle orme di Colombo, soprattutto nella prima metà dello scorso secolo, milioni di italiani emigrarono verso Ovest, in maggioranza diretti verso gli U.S.A., sfidando la sorte per fortuna altrove. La provincia di Avellino ancora una volta potrà ricongiungersi con i proprio cari e amici che hanno contribuito in maniera decisiva a far grande gli Stati Uniti; storie di persone semplici che dopo anni di successi e di distanza hanno voluto preservare quel legame con la propria patria. Anche questanno alle celebrazioni del Columbus Day sarà presente una delegazione in rappresentanza della Polizia di Stato italiana e davvero considerevole sarà la presenza della Questura di Avellino. Lispettore superiore della Polizia di Stato in congedo, Alberto Caracciolo, originario di Lapio (AV), è colui che mantiene saldi i rapporti tra gli organizzatori del Columbus Day e la Polizia di Stato. Gli Irpini che parteciperanno al Columbus Day saranno: Alessandro Salzano, Dirigente della Sezione Provinciale della Polizia Stradale, Francesco Cutolo, Commissario Capo Dirigente della DIGOS di Avellino, Luigi De Prizio v. Sovrintendente della Polizia di Stato, originario di San Potito Ultra (AV), in servizio presso la Divisione Anticrimine della Questura di Napoli nonchè Segretario Regionale Co.I.S.P. Campania (responsabile Ufficio Stampa) e addetto stampa della Segreteria Nazionale CO.I.S.P. Sindacato di Polizia, Generoso De Prizio Sovrintendente Capo della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Avellino nonché Segretario Provinciale COISP di Avellino, MANZO Antonio Assistente Capo della Polizia di Stato in Servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Avellino Ovest Delegato Sezionale del COISP, Antonio Guerriero, Procuratore Capo presso il Tribunale di SantAngelo dei Lombardi e Franco Genzale Direttore dellemittente televisiva Telenostra e del quotidiano Buongiornoirpinia di Avellino . Ma lIrpinia non avrà solo una funzione rappresentativa a New York il prossimo ottobre, ma cè un po di Irpinia anche nellorganizzazione statunitense del Columbus Day. Pasquale e Vincenzo Ferrara, John Pasquarosa, Nick Salerno e Tony Lupina sono coloro che si occupano della parte organizzativa e logistica del Columbus Day ed in particolare dei rapporti con la Polizia di Stato. Sarà loccasione per far riacquistare vigore ai legami con gli altri irpini che vivono negli States, tenendo saldo il rapporto con la terra natia, facendo rivivere anche se oltreoceano, riti, tradizioni, usi e costumi dellIrpinia. Il rapporto tra lIrpinia e il Columbus Day, dunque è da sempre molto stretto e anche quello tra Polizia di Stato e lorganizzazione di uno dei eventi più sentiti e suggestivi degli Stati Uniti.
Il contatto è avvenuto grazie allamicizia nata fra Alberto Caracciolo e Vincenzo Ferrara: Una storia che è nata così per caso dice Caracciolo Con Vincenzo e gli altri amici conosciuti a Firenze ormai 16 anni fa. Da questa amicizia è nata una fratellanza dalla quale è sorto il desiderio di rappresentare lIrpinia negli U.S.A. La nostra idea fu quella di portare in rappresentanza negli States al Columbus Day una delegazione della Polizia di Stato. Caracciolo spiega cosa lo ha spinto a stringere i rapporti cin i tanti irpini che vivono nel paese dalla bandiera a stelle e strisce, che secondo le ultime stime sono circa 1.200.000. La mia continua Caracciolo è stata una curiosità, volevo capire la loro realtà e cosa pensano della nostra; molti di loro sono emigrati in tenera età e tanti altri non ritornano in Italia da 50 anni. Una cosa lho capita: gli italoamericani non vogliono sentir parlare male del loro paese, perché sono orgogliosi delle loro origini; questo mi riempie di orgoglio, perché pur con tutti i nostri problemi loro sono fieri dellItalia più di quanto lo possa essere un italiano. Quello che loro hanno fatto noi lo possiamo solo apprezzare e ammirare e forse loro nemmeno se ne accorgono dellenorme contributo che hanno dato per far sì che gli Stati Uniti diventassero la prima potenza mondiale. Oggi quando si parla italiano in America tutti sorridono, perché sanno di avere a che fare con persone serie, i nostri italoamericani, e in modo particolare i nostri irpini. Tra loro ho vissuto lapoteosi del Tricolore; in Italia idolatrato solo nella manifestazioni sportive, da loro rispettato con orgoglio e passione. Proprio per questo ho cercato di inserirmi in questo contesto, loro hanno costruito e fatto grandi gli U.S.A.. Parole sentite e sincere quelle di Alberto Caracciolo che manifesta così il suo amore per lItalia, lIrpinia e gli Stati Uniti.
E questo lo spirito più vero e significativo del Columbus Day. Quei giorni trascorsi negli USA dice De Prizio Luigi – sono costituiti da un senso dellaccoglienza che in Italia si sta via via perdendo, lorgoglio di tutti noi continua De Prizio – è quello di poter portare in terra lontana labbraccio del popolo italiano ai nostri connazionali ed ai loro parenti rafforzando sempre più la cara amicizia che ci lega con tutti gli italoamericani ed i loro parenti.