Napoli, Aldo Bova eletto presidente nazionale Aitog

di Redazione

Aldo BovaNAPOLI. Il professor Aldo Bova, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale San Gennaro di Napoli, è stato eletto presidente nazionale dell’Aitog (Associazione Italiana Traumatologia ed Ortopedia Geriatrica) al congresso tenutosi a Siena dal 25 al 27 settembre.

Nel corso del simposio, in cui si è discusso di “Fratture articolari e iuxtaarticolari dell’arto inferiore dell’anziano: Passato, Presente, Futuro”, è stato eletto il nuovo consiglio direttivo. Al termine, il professor Bova ha mostrato soddisfazione per l’esito dei lavori e ovviamente per la sua nomina. “Le persone anziane, grazie a Dio, aumentano sempre più. La prospettiva di vita è oggi di 83 anni per le donne e 77 per gli uomini. Con la prospettiva di vita aumentano le patologie orto-traumatologiche degli anziani, le più rilevanti sono l’artrosi e l’osteoporosi con le consequenziali fratture. Noi ortopedici siamo impegnati a preparare protocolli precisi per la cura medica e chirurgica delle patologie degli anziani e per la loro riabilitazione. Molto importante ed utile sarà agire nel campo della prevenzione con incontri educativi su attività motoria, alimentazione idonea, cura dell’ambiente di vita da rendere più sicuro”. Bova aggiunge: “La patologia traumatica geriatrica che ha un maggiore impatto sociale è la frattura di collo femore. Ne vengono operate in Italia 95000 all’anno con una spesa di 800 milioni di euro solo per l’assistenza ospedaliera. Tale spesa si raddoppia considerando i costi che derivano nel post-operatorio da riabilitazione ed assistenza familiare e statale (basti pensare alle invalidità che ne derivano)”. “L’Aitog, pensando a tutte le patologie ortotraumatologiche degli anziani, ma in particolare all’osteoporosi ed alle fratture di collo femore, ha ed avrà un impegno preciso. Agirà in sintonia con le istituzioni affinchè nel campo sociale si operi molto nel campo della educazione alla prevenzione, nel campo del lavoro sanitario sul territorio si effettuino screening per individuare la condizione di osteoporosi e di osteopenia, adoperandosi per prevenire ed evitare le fratture farmacologicamente e facendo educazione sanitaria; nel campo ospedaliero e dell’attività chirurgica si individuino al meglio e si diffondano i percorsi precisi per l’accoglienza ed il trattamento chirurgico dei pazienti con frattura di collo femore. Per gli anziani noi ortopedici dobbiamo lavorare, per partecipare alla creazione di una società della seconda giovinezza”, conclude il neo-presidente Aitog.

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