PASTORANO. Maresciallo paracadutista, originario di Pastorano, in servizio attualmente presso
Lepisodio è accaduto ieri mattina in pieno centro a Scandiano, ridente cittadina emiliana. Un uomo, un trentottenne di origini napoletane, per protestare contro i servizi sociali, rei, secondo luomo, di non aver voluto rivedere la sua richiesta di affidamento del figlio della sua compagna, è salito sullimpalcatura, allestita per il rifacimento della facciata di una chiesa nel centro di Scandiano. Sono subito stati avvertiti i Carabinieri della locale Tenenza comandata dal Maresciallo Aiutante (in sede vacante dal 2003) Nicola Palladino, cinquantanni originario di Pastorano che ha lasciato alletà di diciassette anni per arruolarsi nelle Benemerita. NellArma il Maresciallo Palladino, dopo il corso Allievi frequentato in Sardegna, transita, a domanda, nel prestigioso Reggimento Paracadutisti Tuscania e vi rimane sino al 1982, anno in cui vinse il concorso per Maresciallo. Il Maresciallo Palladino che ha avuto lonore di essere alle dipendente del Generale dei Paracadutisti Leso, ora comandante della Brigata Mobile dei Carabinieri di stanza a Treviso, ed ha conosciuto anche lattuale comandante del Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta, Carmelo BURGIO, ex comandante del Tuscania, continua a mantenere la sua idoneità ai lanci con il paracadute, sia con fune di vincolo che con la tecnica a caduta libera (TCL). Il Maresciallo Palladino accorso sul posto, insieme al sindaco di Scandiano, ha subito iniziato a dialogare con luomo, sempre più in evidente stato di agitazione. Ogni momento poteva essere fatale. Un giramento di testa, un piede in fallo e luomo poteva volare per 17 metri. La morte sarebbe stata immediata. Ma, nel corso del botta e risposta, tutto in dialetto campano, e che è durato un’ora e mezza, il maresciallo Palladino è riuscito a far desistere luomo dal mettere in atto il suo insano gesto. A dare lallarme ai Carabinieri è stata la sua compagna, 33 anni, residente a Sassuolo e in avanzato stato di gravidanza. Sul luogo sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco. L’uomo ha chiesto anche l’intervento del sindaco e del responsabile del servizio psichiatrico, fino a quando il comandante della Tenenza di Scandiano, in dialetto è riuscito a convincerlo a scendere. Dopo un passaggio in caserma, è stato portato all’ospedale per accertamenti.