…. vicepresidente del consorzio Asi di Marcianise, padre di un consigliere comunale (Pd) di Santa Maria Capua Vetere e mediatore, sempre secondo l’accusa, tra il clan e gli imprenditori costretti a pagare la tangenteI fratelli Natale sono i personaggi più interessanti di quest’inchiesta. Mario è stato arrestato nel blitz di ieri mattina; gli uomini del Gico della Guardia di Finanza gli hanno sequestrato beni per più di due milioni e mezzo. La Ferrari 550 Maranello è quello che più colpisce, ma ci sono anche coltivazioni di tabacco in Campania e Lazio, terreni, fabbricati, aziende agricole, allevamenti bovini. Vincenzo Natale, in passato capo della segreteria dell’onorevole Vincenzo Scotti, è invece indagato; gli sono state sequestrate le quote di due sale bingo, una a Roma, l’altra in provincia di Napoli. Il nome di Mario Natale non è nuovo per chi segue le vicende dei casalesi: è legato, infatti, alle vicende dell’Albanova Calcio, la squadra di Casal di Principe che, scrive il gip nell’ordinanza, «era uno dei giocattoli preferiti del clan». Racconta il 15 marzo 2007 il pentito Luigi Diana: «Se parliamo della stessa persona, questo Mario è stato prestanome del clan dei casalesi. In origine, l’avvocato Mario Natale era titolare di un tabacchificio in zona Pignataro Maggiore. Alla fine del 1993, parlando con i miei compagni e in particolare con Bidognetti Aniello, venni a sapere che nell’Albanova calcio avevano cambiato i dirigenti. Era stato tolto Passarelli Dante, il cui nome cominciava evidentemente ad essere noto alle forze dell’ordine, ed era stato sostituito con questo Natale Mario, il quale era chiaramente prestanome del clan dei casalesi, vero proprietario dell’Albanova