CASAL DI PRINCIPE. Estorsione aggravata e continuata ai danni di un noto caseificio di Castelvolturno. E laccusa avanzata nei confronti di Oreste Spagnuolo, Massimo Amatrudi, Carlo Di Raffaele e Giuseppe Gagliardi, tutti già in carcere.
Spagnuolo è stato arrestato allalba di martedì assieme agli altri componenti del gruppo di fuoco, Alessandro Cirillo e Giovanni Letizia, mentre gli altri tre erano finiti in manette lo scorso 26 settembre con laccusa di estorsioni in danno di imprenditori e commercianti locali, con il concorso di altri indagati i quali, con azioni violente, imponevano il pizzo per poi versarlo direttamente nelle mani dello stesso Spagnuolo. In quella occasione era stato arrestato anche Pasquale Musciarella, per il quale si attende la convalida del fermo.
M. Amatrudi |
C. Di Raffaele |
G. Gagliardi |
Gli agenti della sezione distaccata di Casal di Principe della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Rodolfo Ruperti, hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richieste della Direzione distrettuale antimafia. I provvedimenti sono stati notificati in carcere a Spagnuolo (29 anni nato a Napoli) e Gagliardi (45 anni, originario di Calvizzano, già detenuto, tra laltro, per lestorsione nei confronti di Raffaele Granata, titolare di uno stabilimento balneare a Varcaturo e padre del sindaco di Calvizzano. Luomo fu ucciso lo scorso 11 luglio), nonché a Di Raffaele (33 anni, nato a Ipswich in Gran Bretagna e residente a Napoli) e Amatrudi (39 anni, nato a Coppingen-Germania e residente a Castel Volturno), anchessi detenuti perché posti in stato di fermo dallo scorso 26 settembre.
Limpegno della polizia è stato quindi corroborato dallautorità giudiziaria, che ha ritenuto sufficienti le prove finora raccolte in ordine alle attività estorsive degli arrestati, tutti ritenuti appartenenti al gruppo di fuoco capeggiato da Giuseppe Setola, lultimo dello stesso gruppo ancora latitante.