CASERTA. Due richieste di rito abbreviato e dieci di rinvio a giudizio per il Provincia-gate. Il Gip Antonio Pepe ha accettato le richieste della difesa e quelle del pm.
Il tutto è stato rinviato al 5 novembre prossimo, giorno in cui sarà emesso il dispositivo.
Il pubblico ministero ha chiesto nella sua requisitoria il rinvio a giudizio per Domenico Bove (ex sindaco di Alvignano assistito dallavvocato Angela Monaco), Giacomo Caterino (assistito dallavvocato Alessandro Barbieri), lex direttore generale Anthony Acconcia (assistito dallavvocato Giuseppe Stellato), Sergio Romano (difeso dai legali Renato Jappelli e Alessandro Barbieri) e Antonio Simeone (difeso dallavvocato Vittorio Giaquinto), Nicola Lanni, Francesco Mastroianni, Pasquale di Lillo e Pasquale Palmeri.
Le richieste di rito abbreviato sono state per il dottor Mario Bove, padre di Domenico Bove, e Renzo Ambroselli.
I reati contestati dai pubblici ministeri della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, titolari delle indagini Paolo di Sciuva ed Alessandro Cimmino, variano dallassociazione a delinquere alla turbativa dasta, alla truffa aggravata, eseguiti fra il 2005 e il 2006, ma anche fino a tutto il 2007. Al centro dellindagine un presunto giro di mazzette, scambi di favori, ditte agevolate e ditte escluse al di fuori dei regolamenti in materia di appalti pubblici. La vicenda nacque da un avviso di garanzia, scattato nel marzo dello scorso anno, e riguardò Domenico Bove, per quattro anni primo cittadino di Alvignano, eletto nella lista della Margherita e poi transitato nellUdeur, consigliere provinciale e presidente della commissione urbanistica dellEnte di corso Trieste. Ci fu una perquisizione presso la sua abitazione, nella segreteria comunale e presso gli uffici della Provincia ubicati nellarea Saint Gobain a Caerta. Il blitz fu eseguito allalba del 7 giugno quando furono poste in stato di detenzione sei persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.