NAPOLI. 10 quintali di latte, 300 chilogrammi di mozzarella cinese, 50 chilogrammi di altri prodotti caseari: questo è il bilancio del blitz, di questa mattina, del corpo forestale al porto di Napoli.
Nel corso delloperazione, denominata Lanterne Rosse, sono stati denunciati sette cinesi con laccusa di contraffazione, frode alimentare e importazione illegale poiché i prodotti, accumulati in un capannone nella periferia napoletana, erano destinati agli scaffali di centri commerciali gestiti dai cinesi. Oltre ai prodotti caseari sono stati sequestrati anche 100 chili di tè cinese al latte, 90 chili di papaia cinese al latte, 7 chili di zampe di gallina, 40 chili di datteri di mare che erano destinati all’esportazione in Cina. Inoltre sono ancora bloccati 10 chili di carne bianca, molluschi, pesci, circa 100 chili di funghi lavorati privi di qualunque etichetta e 500 chili di uova lavorate, per un totale del 70% dei prodotti rinvenuti senza alcuna etichettatura. Lannuncio è stato dato dallo stesso Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia: Tra i dieci e i quindici quintali di latte alla melamina provenienti dalla Cina sono state sequestrate a Napoli. Nell’operazione sono state messe sotto sequestro anche carni, pesce e altri prodotti che non si potrebbero commercializzare.
La grande preoccupazione
– ha concluso Zaia – è che se non ci fosse stato questo intervento ci sarebbero stati problemi di reale pericolo per i consumatori. Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, durante la conferenza stampa, ha rivelato che già sono stati accertati i primi tre casi di positività alla melamina: due campioni di latte sequestrati a Modugno (Bari) ed un campione di yogurt sequestrato a Poggio Marino (Napoli). Il sottosegretario alla Salute ha anche lanciato un allarme: Se posso lanciare un allarme, lo lancio su quelle sostanze che assumono sportivi o gente che fa attività fisica, acquistabili su internet o vendute attraverso distribuzione non controllata. Il comandante dei Nas Cosimo Piccinno ha assicurato: Non si tratta di quantità di sostanza letale, ma comunque nociva. A destare allarme è il fatto che si tratta in sostanza di alimenti destinati all’infanzia. Evitate i ristoranti cinesi. – ha affermato lassessore all’Agricoltura della Provincia di Napoli Francesco Emilio Borrelli commentando il maxi sequestro di latte contaminato – Non si tratta di una crociata contro i cinesi, ma di una naturale e comprensibile precauzione da prendere nei confronti della Cina – ha spiegato Borrelli ricordando – che comunque fu pronta quando si diffuse l’ingiustificata paura della diossina nella mozzarella, a vietare l’importazione di uno dei nostri prodotti tipici per eccellenza, anche se, in Cina, la mozzarella non era mai arrivata.