Un maxi sequestro di quasi 33tonnellate di salumi avariati e contraffatti è stato eseguito dai Nas di Brescia presso gli stabilimenti dell’azienda ‘Salumi Val Baganza Srl’, con sede legale a Parma.
Prosciutti crudi, molti riportanti il falso marchio Parma, culatelli, salami, pancette, speck conservati in cattivo stato, pieni di larve, insetti e muffe e, oltretutto, con data di scadenza superata da alcuni anni. I carabinieri stanno indagando per capire se la merce possa essere finita anche nei banconi della grande distribuzione, per ora è stato accertato che i prodotti sono stati smerciati in fiere e ristoranti etnici come ha spiegato il comandante dei Nas Cosimo Piccinno: Gli alimenti erano destinati ai mercati rionali, alla ristorazione etnica o di basso costo. E stato sequestrato, inoltre, del grano in cattivo stato di conservazione, che sarebbe statoinviato a un mulino che poi avrebbe rifornito i panifici della zona tosco-emiliana. Tra i tre e i dieci anni di reclusione, più le spese amministrative, per il titolare dellazienda che è accusato di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, di frode in commercio e di uso di segni mendaci. La cosa raccapricciante e gravissima ha affermato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini – è che siamo arrivati al maquillage dei salumi. E’ grave soprattutto perché viene intaccata in questo modo l’immagine di un marchio famoso in tutto il mondo come il prosciutto di Parma. Si tratta – ha concluso – di una delle frodi più vergognose che hanno invaso il nostro Paese.