Milano, Roma, Napoli, Torino: non si placa la rabbia degli studenti italiani che continuano la loro protesta contro il decreto 137 e la legge 133.
Cortei, lezioni allaperto, manifestazioni, occupazioni e fiaccolate, tante le iniziative dei liceali e degli universitari che vogliono far sentire la propria voce contro i paventati tagli allistruzione. Intanto da Pechino, dove è in visita di Stato, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna a parlare del clima di tensione degli studenti italiani: In tantissime manifestazioni organizzate dall’estrema sinistra e dai centri sociali, così come mi ha confermato il ministro dell’Interno, ci sono dei facinorosi: non tutti naturalmente, dei piccoli gruppi, ma nei cortei organizzati da queste entità ci sono dei facinorosi che hanno il supporto dell’estrema sinistra e dei giornali.
Il premier ribadisce anche la questione delutilizzo delle forze dellordine per le manifestazioni studentesche, affermazioni da lui pronunciate durante una conferenza stampa e smentite il giorno successivo: Io non ho cambiato assolutamente atteggiamento, vale quello che ho detto, e ne ho parlato anche con il ministro dell’Interno: se lo Stato vuole essere Stato deve difendere il diritto dei cittadini a frequentare le scuole e le università. Se ci sono dei facinorosi continua Berlusconi – che vogliono manifestare hanno tutte le strade possibili e immaginabili per farlo, ma non devono impedire l’accesso alle strutture pubbliche a chi non condivide quelle proteste.
Il presidente del Consiglio ribatte con fermezza le critiche arrivate dalla sinistra che lo ha accusato di essere un dittatore: La sinistra è inattendibile con loro nessun dialogo. Non minteressa dialogare, io ho una maggioranza in parlamento, ho avuto un voto e degli apprezzamenti dal pubblico. Siccome da sinistra non sono mai venute cose giudiziose e positive io, vado avanti a realizzare il mio programma indipendentemente da tutti i teatri e teatrini che mette in campo la sinistra. Dunque – continua il premier – non c’è nessuna possibilità di dialogo con questa sinistra: perché devo dialogare con una sinistra che afferma che sono un dittatore? Se sono un dittatore do gli ordini e mi impongo, se invece non è vero che lo sono, non c’è un regime e la realtà è che siamo in un paese democratico in cui c’è una maggioranza assolutamente democratica allora che credibilità posso dare a chi afferma che siamo in un regime?. Anche per questo conclude il premier – non ci può essere nessun dialogo con chi assume posizioni irrealistiche, non si può pensare di avere uno scambio di idee con chi ha posizioni totalmente inattendibili.
Il segretario del Pd Walter Veltroni commenta così le parole di Berlusconi: Ormai faccio fatica tanto tra un quarto dora lo smentisce. Non ho idea a chi si riferisca ma è inutile commentare, si aspetta la smentita e si risparmia fatica. Abbiamo un paese con un premier – conclude Veltroni – che parla la mattina e si smentisce il pomeriggio pensando che gli italiani debbano sempre accettare tutto.