Ancora problemi per il processo sul sequestro di Abu Omar per il quale sono indagati lex direttore del Sismi Niccolò Pollari e 26 agenti dei servizi.
A fare banco, ancora una volta, è il ricorso dei testimoni al segreto di Stato al quale, questa mattina, si è appellato anche lex capo di gabinetto di Palazzo Chigi Giuseppe Scandone il quale, alla domanda in cui gli si chiedeva se Pollari avesse mai impartito ordini in merito alla partecipazione a operazioni illegali nell’ambito della lotta al terrorismo islamico, è rimasto in assoluto silenzio. I pm Armando Spataro e Ferdinando Pomerici hanno fatto richiesta al giudice Oscar Magi di definire il fatto per cui si procede come eversivo dell’ordine costituzionale con conseguente esclusione del segreto di Stato. Secondo i pubblici ministeri, infatti, il sequestro di Abu Omar fu un atto contro lordine costituzionale e, di conseguenza, non si può sigillare sotto il segreto di Stato.
Di opinione diversa è, invece, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha inviato una lettera, in merito, al Ministro dellInterno, al Ministro della Difesa, al direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, al direttore dellAgenzia informazioni e sicurezza esterna e al direttore dellAgenzia informazioni e sicurezza interna. Cè il dovere per i pubblici dipendenti in oggetto di opporre il segreto di Stato in relazione a qualsiasi rapporto tra i Servizi italiani e stranieri ancorché in qualche modo collegato o collegabile con il fatto storico meglio noto come sequestro Abu Omar. afferma il premier nella missiva – Sul fatto del sequestro di Abu Omar non esisteva alcun segreto di Stato ma che rimaneva invece coperto da segreto di Stato ogni e qualsiasi rapporto tra Servizi italiani e Servizi stranieri nel quadro della tutela delle relazioni internazionali. Prescrizione, questa, quanto mai attuale in fase di recrudescenza del terrorismo internazionale. ha concluso Berlusconi – Pertanto invito ad adottare le opportune iniziative di competenza affinché quanto sopra sia portato a conoscenza del personale interessato con lurgenza che il caso richiede.