SPOLETO. Accecato dalla gelosia, ha ucciso la sua fidanzata a testate e a morsi, per poi finirla con un corpo contundente. E successo nel tardo pomeriggio di ieri a Bastardo, frazione del comune di Giano dellUmbria.
Autore dellatroce delitto un giovane romeno, Farcas Iount, 23 anni, operaio, fermato nella notte dai carabinieri. Lei, sua connazionale, si chiamava Elena, aveva 24 anni e lavorava come badante, anche se da poco era disoccupata. I due si trovavano nellappartamento dove convivevano, situato in un villaggio costruito negli anni Sessanta per i dipendenti della vicina centrale Enel di Bastardo, dove oggi abitano molti immigrati, quando è scattata la furia omicida del 23enne. A scoprire il cadavere della ragazza, intorno alle ore 20, è stato il fratello dellassassino. Sul posto sono giunti i carabinieri che immediatamente hanno avviato le ricerche del fidanzato della vittima, trovandolo qualche ora dopo in sella ad un ciclomotore, in stato semiconfusionale. Condotto in caserma, dopo aver pronunciato nella notte le prime ammissioni, ha poi confessato. E accusato di omicidio aggravato.
Il procuratore della Repubblica, Gianfranco Riggio, ha disposto lautopsia per fare luce sulle cause esatte che hanno portato alla morte della giovane. Alla base del delitto, secondo i primi accertamenti dei carabinieri, ci sarebbe una lite scaturita per motivi di gelosia.
Simili drammi, legati a quanto pare a questioni sentimentali, non possono che turbare una comunità tranquilla come questa, in simili circostanze ci sono poche risposte a tanti perché, è stato il commento del sindaco di Giano dellUmbria Paolo Morbidoni.