I “Casalesi” sparano contro ‘Ferrara Motors’

di Nicola Rosselli

 LUSCIANO. Ancora un atto di sfida della camorra contro lo Stato che ha schierato nell’agro aversano uomini e mezzi per annientarla.

Un’azione con effetto doppio: mettere alla berlina le forze dell’ordine e “avvertire” i titolari di una rivendita di moto “Ferrara Motors” che, probabilmente, non hanno inteso sottostare alle richieste di pizzo da parte del clan egemone dei “casalesi”. Venerdì sera, poco dopo le 20, due giovani a bordo di una moto di grossa cilindrata hanno esploso una raffica di mitraglietta, oltre venti colpi, contro le insegne e la serranda blindata della rivendita Piaggio di Lusciano, in viale Manzoni. Rivendita ubicata ad un centinaio di metri dalla stazione dei carabinieri che sono immediatamente, ma inutilmente, accorsi sul posto insieme ai colleghi del reparto territoriale di Aversa. Secondo una prima ricostruzione operata dai militari aversani, il titolare della concessionaria Piaggio, Antonio Ferrara, di 72 anni, del luogo, aveva chiuso il negozio da qualche minuto. E da qualche minuto era transitata proprio per viale Manzoni anche la pattuglia dell’apposito servizio anticrimine predisposta per Lusciano grazie ai rinforzi giunti nei giorni scorsi. Ad un tratto, due giovani, a bordo di una moto di grossa cilindrata, senza casco, passano davanti al negozio. Rallentano un attimo. Solo quanto basta per esplodere una lunga raffica di mitraglietta “Luger”, calibro 9, di fabbricazione tedesca. In pochissimo tempo dall’arma partono almeno ventuno proiettili (tanti sono i bossoli raccolti dai carabinieri), che raggiungono la porta blindata, scalfendola, e l’insegna luminosa, mandata in frantumi. Agli investigatori il titolare ha dichiarato di non aver mai ricevuto alcuna richiesta estorsiva, ma la pista seguita dai carabinieri sembra essere solo ed esclusivamente quella del racket delle estorsioni.

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Redazione
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