Differenziata, i due centri informatizzati utilizzati impropriamente

di Redazione

 SAN NICOLA LA STRADA. Da lunedì scorso sono stati posizionati ed utilizzati nel Comune di San Nicola la Strada due centri informatizzati per l’ambiente.

I due centri sono stati posizionati presso il piazzale del cimitero e presso il campo sportivo “A. Clemente” in Via L. D’Andrea ed osservano gli stessi orari di apertura delle postazioni ecologiche già allocate in tali luoghi. La funzione e gli obiettivi demandati a questi centri informatizzati sono quelli di istruire e educare i cittadini. Ma, la funzione dei due centri informatizzati avrebbe dovuto essere ben diversa, cioè quella di “premiare” i cittadini sannicolesi che fanno la raccolta differenziata. Fu l’azienda ID&A di Brescia, di cui è amministratore legale l’ingegnere Giovanni Bragadina, residente in Collebeato, ad aggiudicarsi il bando di gara relativo alla fornitura all’Unione dei Comuni “Calatia” di nr. 2 “Centri Informatizzati per l’ambiente”. In pratica, si tratta di due apparecchiature che possono essere utilizzate sia in forma mobile che fissa, che hanno una piattaforma di pesatura, di una pressa (per la riduzione dei volumi di alluminio, banda stagnata, bottiglie di plastica, ecc…) e di una stampante termica, con taglierina, per il rilascio degli scontrini dopo ogni conferimento effettuato. I due centri informatizzati comprati da “Calatia” avrebbero dovuti finalmente far decollare il processo evolutivo della raccolta differenziata e dare modo ai cittadini virtuosi di poter risparmiare sulla bolletta finale della T.I.A. Ogni famiglia di San Nicola avrebbe dovuto avere la possibilità di raccogliere e conferire al personale dei due “Centri Informatizzati per l’Ambiente” tutti i materiali voluminosi. Questi ultimi avrebbero pesato il materiale depositato e rilasciato uno scontrino che consentiva un significativo risparmio economico. La fornitura è stata finanziata in parte con fondi Por 2000/2006 misura 1.7 azione d) e in parte con finanziamento a carico dell’Unione. La spesa preventivata dall’Unione era pari a 163mila euro. L’azienda di Brescia (tra l’altro l’unica che si è presentata) ha offerto un ribasso pari al 9,01 per cento e si è aggiudicata la gara con 151.043 euro, oltre Iva.

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