Il sindacato di Polizia contro l’autovelox di Viale Carlo III

di Redazione

Autovelox su Viale Carlo III^SAN NICOLA LA STRADA. In servizio dal 3 giugno scorso, gli autovelox installati dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Angelo Pascariello, suscitano continue polemiche perché servono solo per fare cassa e non servono per la vera prevenzione.

In questo tempo sono state accertate 10.000 violazioni che hanno portato migliaia di euro nelle casse del Comune di San Nicola La Strada. Ora anche il Lisipo – Ugl, sindacato di Polizia, critica, in maniera molto forte e decisa, il metodo circa l’utilizzo delle rilevazione di velocità, i cosiddetti “Autovelox”.

Il Segretario Generale di Caserta Giuseppe Raimondi ha inviato martedì scorso al Prefetto di Caserta la richiesta di audizione al fine di denunciare “de visu” questa assurda consuetudine di molti comuni della provincia di Caserta, fra cui anche San Nicola La Strada.

A proposito di quest’ultimo, Raimondi, sottolineando che il controllo della velocità non deve servire per arricchire le casse comunali, ha denunziato il fatto che “uno tra i tanti comuni che, a mio avviso, non rende visibile l’autovelox fisso è San Nicola La Strada. Infatti – ha aggiunto il sindacalista della Polizia di Stato – le apparecchiature installate su viale Carlo III^, sia in direzione Napoli che Caserta, si confondono tra le siepi che costeggiano la strada rendendoli quasi invisibili”. La denunzia del sindacato di Polizia ci conforta e ci induce a portare avanti la nostra lotta.

Ad esempio, la segnaletica posta all’altezza dello “Scoglio ubriaco” e della “Pizzeria Napoli”, risulta coperto dalla cartellonistica pubblicitaria e gli automobilisti quasi non se ne accorgono. Inoltre, le apparecchiature, a differenza degli autovelox posti sulle autostrade che sono contrassegnati da strisce di colore giallo e sormontate da un cartello indicatore, sono completamente di colore nero e non recano alcun segno che possa contraddistinguerli. Insomma, sono veramente invisibili, come denunzia il sindacato di Polizia del Lisipo.

I due autovelox del Viale Carlo III^ hanno “incastrato” circa 10.000 automobilisti nel giro di pochi mesi. Anche l’Aci ha puntato il dito contro gli autovelox, sottolineando che “Non si possono più accettare gli abusi commessi con le nuove tecnologie che assicurano flussi di cassa ai Comuni anziché garantire la sicurezza stradale. Rilevatori ai semafori e autovelox” – secondo il numero uno dell’Aci – “servono troppo spesso a produrre soldi anziché ad innalzare gli standard di sicurezza. Lo dimostra il fatto che vengono posizionati prevalentemente su strade urbane trafficate ed in quelle a scorrimento veloce piuttosto che in corrispondenza di scuole”. Le multe per il passaggio con semaforo rosso e più in generale per l’inosservanza della segnaletica, con un totale di 31,5 milioni di euro annuo nei soli Capoluoghi di provincia, rappresentano, secondo l’Aci, la quinta entrata per le casse dei Comuni nell’insieme dei proventi delle contravvenzioni.

Gli automobilisti spendono in multe più di 1 miliardo di euro l’anno nei soli Capoluoghi. “Oggi non è prevista alcuna sanzione – ha sottolineato il Presidente dell’Aci – per quei Comuni che non rispettano l’obbligo di reinvestire a favore della mobilità i proventi delle multe. Il concetto di rendere pubblici i bilanci annuali degli incassi delle multe e dei reinvestimenti per la mobilità in sicurezza lo abbiamo espresso sin dall’introduzione, nel 2004, dei primi photored, eppure l’amministrazione comunale di San Nicola La Strada, guidata dal sindaco Pascariello, su questo punto non ci ha mai ascoltato. Il cammino da percorrere nella direzione della completa e totale trasparenza, nonostante la buona volontà dimostrata, è ancora lungo e non bisogna aspettare che l’opposizione chieda, ad esempio, che venga reso pubblico l’elenco degli incarichi e delle consulenze, peraltro già previsto dalla legge, per applicarla”.

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