San Marco fuori dall’Unione dei Comuni ‘Calatia’

di Redazione

Giovani CarozzaSAN MARCO EVANGELISTA. La conferenza dei capigruppo, presieduta dal presidente del Consiglio comunale Lorenzo D’Anna, ha fissato ieri la convocazione della prossima riunione della massima assise cittadina prevista in prima convocazione il 28 ottobre alle ore 19, in seconda il 29 ottobre, alle 20.30.

All’ordine del giorno: proposta di recesso del Comune di San Marco Evangelista dall’Unione dei Comuni ‘Calatia’; regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati; regolamento comunale per la disciplina dei contratti; regolamento comunale per la esecuzione dei lavori, forniture e servizi in economia. “Sarà un consiglio comunale particolarmente importante – sottolinea subito il presidente Lorenzo D’Anna – con un ordine del giorno pregno di significato per la vita politica e amministrativa di questo Comune. Proprio per questo e ancora di più questa volta, mi aspetto una partecipazione sentita e responsabile sia da parte dell’intero gruppo consiliare di opposizione sia da parte della popolazione. Mi aspetto una discussione costruttiva, serena, basata su una riflessione mirata all’interesse supremo collettivo e non a mere performance propagandistiche”.

Presente alla conferenza, il capogruppo di maggioranza del Pd Giovanni Carozza (nella foto), che aggiunge: “Condivido con il presidente l’importanza che il consiglio di martedì prossimo riveste per il nostro paese. Sottolineo che la fuoriuscita dall’Unione dei Comuni era uno dei punti salienti del programma elettorale del centrosinistra e, a meno di sei mesi dall’insediamento, siamo già in grado di portare tale deliberazione in Consiglio comunale e di farlo con la piena consapevolezza della bontà di tale decisione. Mi preme però – aggiunge – sottolineare con rammarico l’assenza nella riunione di questa mattina, del capogruppo di minoranza Enzo Zitiello. L’ex sindaco avrebbe dovuto sapere almeno informalmente l’argomento in discussione e mi spiace pensare che non lo abbia ritenuto importante; avrebbe, almeno potuto delegare un altro consigliere magari più sensibile all’argomento. Il regolamento glielo consentiva. Ad ogni modo – conclude Carozza – rinnovo l’invito del presidente ad una ampia partecipazione anche da parte della cittadinanza”.

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