SANTARPINO. L’associazione Arci Laboratorio Culturale di Sant’Arpino è presente da sabato alla manifestazione antirazzista organizzata dopo la strage di camorra a Castelvolturno dello scorso 18 settembre.
Queste le motivazioni che hanno spinto il sodalizio a partecipare alla manifestazione: Ci mobiliteremo Contro tutti i razzismi e tutte le camorre ed il pacchetto sicurezza per: “Una regolarizzazione dei migranti che loro malgrado sono ancora irregolari e che di fatto da anni vivono e lavorano in Italia senza alcun riconoscimento. Basta stragi nei mari: è ora di prevedere canali di ingresso regolari (senza la farsa del decreto flussi) e permessi di soggiorno per ricerca di lavoro; Il ritiro del pacchetto sicurezza(reato di ingresso illegale, 18 mesi di permanenza nei centri di Identificazione ed Espulsione, limitazioni al ricongiungimento familiare, esame del dna per accertare la parentela, gravissime restrizioni sul diritto di asilo etc); Garantire il diritto di asilo e di accoglienza. Per lapplicazione delle innovazioni introdotte dal decreto procedure e qualifiche in recepimento delle direttive europee; Per la chiusura dei Cpt E scandaloso sperperare danaro pubblico per militarizzare mari, coste e città al fine di detenere persone che non hanno commesso alcun reato! Le tasse dei cittadini devono essere investite per costruire città accoglienti e politiche di integrazione unico mezzo per avere città sicure! Lintroduzione del diritto di voto; Il rafforzamento dei ricongiungimenti familiari e la possibilità che i bambini nati in Italia ottengano la cittadinanza. Per questo il movimento dei migranti, dei rifugiati e degli antirazzisti intende riprendere con forza la parola attraverso una serie di campagne e percorsi di riappropriazione dei diritti di cittadinanza, affinché i nostri bisogni concreti siano posti al centro dellattività legislativa. Lanciamo un patto per costruire legami di solidarietà, perché i diritti sono lunico strumento per combattere linsicurezza”.