TEVEROLA. Sulla vicenda delle liberalizzazioni della Legge Bersani, che lamministrazione comunale intende attuare per il commercio a Teverola, interviene il circolo di Alleanza Nazionale.
Ci troviamo daccordo recita una nota del partito – su quasi tutto il pacchetto della legge Bersani ma non riusciamo davvero a comprendere qual è lobiettivo di questamministrazione di centrosinistra, che stranamente porta in consiglio comunale delibere e ne chiede lapprovazione, citando una legge che già liberalizza tutto. Ma, ironia della sorte, non liberalizza quello che questi amministratori vogliono liberalizzare.
A questo punto An elenca le liberalizzazioni previste dalla legge: Si tratta di liberalizzazione della produzione del pane, di assicurazioni, libere professioni, di farmaci, taxi (questa forse interessa a qualche consigliere), di beni mobili registrati (questa forse dovrebbe interessare tutta la maggioranza), tariffe aeree, mutui immobiliari, assicurazioni Rc auto, di imprese, pubblici esercizi.
Proprio in merito ai pubblici esercizi, il circolo del partito di Fini sottolinea: Non a caso nellultimo consiglio comunale sono stati rinviati tutti i punti allordine del giorno, non a caso è stata indetta una riunione dei capigruppo, non a caso sono stati invitati tutti i commercianti nella stanza del sindaco per poter alleggerire il problema assentendo cose a nostro modestissimo parere improprie. La legge sulla liberalizzazione dei pubblici esercizi cita testualmente: al fine di garantire un regime di libera concorrenza e assicurare il corretto ed uniforme funzionamento del mercato: non sono più richiesti liscrizione a registri abilitanti, quali il Registro degli esercenti il commercio per lattività di somministrazione di alimenti e bevande, ovvero il possesso di requisiti professionale soggettivi per lesercizio di attività commerciali, ad eccezione di bar, ristoranti ed esercizi alimentari. Visto che queste manovre conclude An – vengono effettuate proprio in prossimità delle prossime elezioni amministrative, e per evitare eventuali ipotesi di clientelismo, noi di An diciamo a questa maggioranza: Questa è la legge, rispettatela.