Aversa Provincia, Maisto e Cagnazzo contestano il leghista Davico

di Nicola Rosselli

Domenico Cagnazzo AVERSA. “Quelle di Davico sono solo parole che mirano ad una sola affermazione di base: a voi del Sud niente. Si tratta, in verità, di dichiarazioni sibilline.

In pratica, al Nord, con la scusa che i soldi sono solo loro a sborsarli, potrebbero anche esserci nuove realtà territoriali, mentre noi non potremmo fare alcunché”. A commentare le dichiarazioni del sottosegretario agli interni, il leghista Michelino Davico, con delega specifica, il presidente del comitato per “Aversa Provincia”, l’ingegnere Raffaele Maisto, da anni, in lotta per l’istituzione di questa nuova provincia campana. “Se è questa la riforma che il governo si appresta a varare – continua Maisto – credo si tratti di una riforma deleteria per il Sud. Ma sono portato a pensare che le teorie del sottosegretario siano personali, anche perché sono in molti, nella stessa Lega ad essere contrari all’abolizione delle province”. Il presidente del comitato per l’istituenda provincia normanna (che nel recente passato ha incassato il nulla osta della Regione Campania e della Commissione Affari Costituzionali del senato) ha anche bocciato il rilancio dell’Unione dei Comuni, indicata da Davico come un’alternativa alle province, tra l’altro già esiste. “Le Unioni dei Comuni – ha affermato, infatti, Maisto – non servono perché non hanno potere deliberante né un’autonomia economica, ma hanno, di fatto, solo costi, per cui attivandone tante si ha solo il risultato opposto a quello che si vuole ottenere. Ben venga, invece, la provincia snella, senza consiglieri e con i sindaci dei comuni componenti l’ente a costituirne l’organismo deliberante”.

“Ma cosa vuol dire il federalismo di Davico? Noi abbiamo avuto – afferma il presidente onorario del comitato aversano, il generale dei carabinieri a riposo Domenico Cagnazzocentinaia di migliaia di morti per giungere all’Unità d’Italia. Oggi vogliamo un’altra volta gli staterelli?. Al di là delle dichiarazioni del sottosegretario leghista, ho avuto assicurazione che le province non saranno abolite da eminenti esponenti del governo, anche se, ovviamente, tutti concordiamo che, forse, questo non è il momento adatto per la nascita di nuove”.

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