AVERSA. Ha destato molta commozione la scomparsa, domenica pomeriggio, alletà di 62 anni, di Mauro Andreozzi. Appartenente ad una famiglia molto conosciuta ha vissuto per circa trentanni nel popoloso Rione Savignano di Aversa.
Attivista politico di lunga militanza, dal 1963 iscritto al Partito Comunista Italiano, presso la storica sezione di Piazza Municipio ad Aversa.
Ingraiano di vecchia data, pupillo dellonorevole Angelo Jacazzi e amico dellex sindaco Lello Ferrara, è stato fondatore della Camera del Lavoro, ubicata allora in Via Corcioni, ad Aversa, dimostrandosi sempre un sindacalista attento e preparato, nonché membro della segreteria regionale di Napoli per 20 anni.
Nel 1975 si trasferisce a Carinaro, dove convola a nozze con Paolina Affinito. Padre di tre figli: Annalisa, Lina e Raffaele. Continua la sua attività nella locale sezione Antonio Gramsci di Carinaro del Pci, prima, e dei Ds, poi. Dapprima segretario politico, poi segretario amministrativo per lunghi anni, a lui si devono le organizzazioni delle mitiche Feste dellUnità che tanto successo riscuotevano negli anni passati grazie soprattutto alla sua tenacia e al lavoro meticoloso da lui tanto prodigato. Attualmente era membro dellAssociazione Calepio XXI e dirigente del Ssc Real Calcio Carinaro. Due anni fa scelse la via del pensionamento dallActp, di cui era dipendente. Lultima uscita pubblica è stata al matrimonio della primogenita dello scorso 4 ottobre.
Appresa la notizia della scomparsa, subito sono accorsi a rendere omaggio alla salma il sindaco di CarinaroMario Masi, amministratori locali e non, tra i quali il vicesindaco Angelo Sglavo, il consigliere Giuseppe Barbato ed ex compagni di partito come lex sindaco Andrea Granito, Marcantonio Capoluogo e lamico di sempre Lello Ferrara, porgendo le condoglianze ai familiari tutti.
Persona schiva riservata era sempre pronto al dialogo ma soprattutto al confronto. – dichiara Giuseppe Barbato, ex vicesindaco e attuale consigliere comunale di Carinaro – Ho avuto il privilegio di organizzare la campagna elettorale delle amministrative del 2000 ed avere lunghi colloqui con il compagno Mauro, come simpaticamente lo appellavo, mi piace ricordare di lui non solo limpegno politico ma anche la sua profonda fede cattolica. Volle che il figlio Raffaele questanno facesse parte con me del Comitato dei Solenni Festeggiamenti patronali di Carinaro perché era molto devoto a SantEufemia e partecipava sempre alla santa messa. Certamente – conclude Barbato – abbiamo perso un amico, un consigliere, una persona che ha dato il suo prezioso contributo per la crescita civile e culturale di Carinaro.
Ai funerali celebrati ieri c’erano gli amici Diana, Reccia e Capobianco, oltre ai sindacalisti Moretti, Spina e Gravante, e una folla commossa per dare l’ultimo saluto al “compagno Mauro”.