Un Comitato di donne per salvare la chirurgia senologica

di Redazione

 AVERSA. Nuove regole in vista per la sanità in Campania. Sembra che presto, come prescrive il piano di rientro per salvaguardare gli sprechi nella sanità campana, le due Asl Ce 1 e Ce2 saranno accorpate.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: chiusura di alcuni reparti e danno a favore degli utenti. A rischio è soprattutto la Breast Unit (Unità di Patologia Mammaria), la chirurgia senologica del Ce2, che, allocata presso il presidio ospedaliero di Santa Maria Capua Vetere e diretta da un noto specialista, il dottor Ascione, conta in media 400 operazioni l’anno. Ebbene tale struttura rischia proprio la chiusura, o il ridimensionamento, a favore dell’analogo reparto sito nell’Ospedale Civile di Caserta che però non solo è meno organizzato ma ha anche un numero assai inferiore di operazioni chirurgiche legate a patologie al seno.

Per la difesa del reparto si è costituito un comitato, a capo del quale c’è la stessa manager dell’Asl Ce2 Antoniettta Costantini. L’altra mattina è stato siglato l’accordo che ritrae, al fianco della Costantini, il consigliere comunale Francesca Marrandino, la presidentessa dell’associazione socio-culturale normanna AversaDonna, Nunzia Orabona, l’avvocato trentolese Caterina Fiorillo e l’avvocato aversano Giuseppina Cecere: cinque donne scese in campo per salvare altre donne, le centinaia che nel territorio afferente all’Asl Ce2 ogni anno si ammalano di patologie al seno.

“Finché ci sono io – annuncia la Costantinisenologia non si tocca”. E, in effetti, nella configurazione da lei approntata per la senologia chirurgica erano previsti 10 posti letto, calcolati sulle liste di attesa e l’aspettativa del territorio. “Nel nuovo piano di rientro regionale, però – constata la manager – senologia scompare”. L’intenzione dell’azienda, allora, è di inserire la Breast Unit nella Chirurgia Generale di Capua (comprendente 25 posti letto), che può contare su sale operatorie nuove, trasferendola qui da Santa Maria, con il professore Ascione e la sua equipe, e trasportando altri reparti da Capua a Santa Maria (ad esempio quello di oculistica).

A sottolineare l’importanza, per le donne dell’aversano, di avere una struttura senologica vicina ed efficiente, è l’avvocato Cecere: “Bisogna privilegiare le capacità tecnico-scientifiche e non di colore, – afferma – in considerazione della risorsa imprescindibile che per le donne rappresenta la vicinanza di una struttura siffatta, potendo evitare tutti i disagi di una operazione fuori porto”.

“L’eventualità che scompaia l’unità operativa dell’Asl Ce2, – commenta la Marrandinoda tempo attiva e foriera di risultati eccellenti, rappresenta una ipotesi gravissima. Lavoreremo affinché tale evento non si realizzi, cercando, con il valido aiuto della dottoressa Costantini, tutte le soluzioni che scongiurino tale eventualità”.

Preoccupazione condivisa anche dalla Fiorillo, la quale invita “tutti gli Enti preposti ad attivarsi affinché questa unità operativa possa continuare il lavoro portato avanti fino ad oggi”.

Le cinque donne del comitato ‘Salva senologia’ si sono aggiornate al 13 novembre, quando torneranno ad incontrarsi per fare il punto della situazione. Nunzia Orabona si renderà protagonista nell’organizzare un incontro con la popolazione cittadina, una sorta di convegno informativo, nel quale la Costantini illustrerà numeri e dati.

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