CAIAZZO. Cera una volta la Festa degli Alberi e cerano una volta amministratori e dirigenti scolastici che preparavano levento, il 21 novembre, a un mese esatto dallequinozio dinverno, con tanta attenzione e cura da inculcare nelle nuove leve lamore per la natura e soprattutto per la vegetazione.
Purtroppo, però, negli ultimi anni, tale festa viene sempre più spesso dimenticata o semplicemente snobbata sicché spesso si assiste allo scaricabarile ovvero a una pietosa sceneggiata consistente nel sentir dire, a novembre, che se ne parlerà a marzo, in occasione dellequinozio di primavera, e viceversa. Nel migliore dei casi vengono organizzate delle festicciole, senza pretese e senza pubblicità, necessaria invece a coinvolgere la popolazione e soprattutto i media, che potrebbero contribuire a promuovere lamore per il verde. Molti rimpiangono i bei tempi in cui non si trascurava levento ed a nulla è valso che il legislatore si sia prodigato sin dal 1992 per imporre agli enti locali la posa di un albero per ogni neonato, in virtù di una legge probabilmente dimenticata, o destinata ad essere dimenticata, anche dal suo promotore, al nome del quale resterà comunque legata per sempre, la cosiddetta legge Rutelli.