Perde un occhio e scopre che lavorava in nero

di Redazione

 CAIAZZO. Trentatreenne, senza altro reddito, rischia di perdere completamente un occhio in seguito ad un infortunio sul lavoro. La moglie, disperata, fa appello ad Agnese Ginocchio.

Una situazione gravissima non solo per l’uomo, che – a quanto riferito – secondo la prognosi, nel migliore dei casi potrebbe recuperare al 25% la funzionalità del globo oculare sinistro, in seguito ad un incidente verificatosi presso una struttura sportiva del comprensorio, dove, finalmente, da qualche tempo era riuscito a trovare lavoro, ma drammatica anche per la moglie, intanto rimasta senza alcun provento, con la necessità di assistere giornalmente il marito in ospedale e, pare, senza alcuna possibilità di ulteriore aiuto dal Comune che già avrebbe elargito un sussidio al nucleo familiare quando anche il marito era disoccupato. Ma la beffa peggiore consisterebbe nel fatto che, sempre a quanto riferito, solo dopo l’incidente il malcapitato avrebbe scoperto di lavorare “a nero”, ovvero che il datore di lavoro non aveva mai versato un solo centesimo di contributo previdenziale in suo favore, sicché ora non potrebbe contare neanche sull’assicurazione per l’infortunio, secondo la descrizione, verificatosi sul lavoro. I sospetti dell’infortunato avrebbero trovato conferma in ospedale, allorché il fiduciario del titolare della nota struttura sportiva, dopo averlo accompagnato al pronto soccorso, avrebbe cercato di defilarsi per poi riferire al drappello di polizia una versione dei fatti diversa da quella sostenuta dalla vittima, anche se in un secondo momento avrebbe cambiato versione, asserendo che si era confuso perché sotto stress. La moglie del ferito, però, avrebbe intanto accertato che il marito non era stato assicurato dal datore di lavoro che pertanto ora se ne laverebbe le mani, come risulterebbe da una circostanziata denuncia presentata ai Carabinieri di Caiazzo che, sempre a quanto riferito, avrebbero tempestivamente effettuato un sopralluogo al complesso sportivo, accertando che effettivamente l’uomo infortunato non risultava alle dipendenze del gestore. Una situazione delicata, della quale probabilmente si occuperanno a lungo le cronache giudiziarie, ma intanto la famiglia è in grosse difficoltà e pertanto la donna, disperata, fa appello alla testimonial della pace Agnese Ginocchio con l’auspicio che voglia intervenire anche in suo aiuto come ha fatto altre volte in cui la gente in difficoltà economiche, ma non solo, si è sentita abbandonata dalle istituzioni, anche ecclesiastiche.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico