Finanziamenti ai Ds, Nerli accusato di concussione

di Redazione

Francesco NerliNAPOLI. Il gip di Napoli ha emesso un’ordinanza di misura cautelare coercitiva di “divieto di dimora” nell’intera Regione Campania nei confronti del presidente dell’autorità portuale di Napoli, Francesco Nerli.

Stesso provvedimento notificato anche ad una sua collaboratrice. L’accusa è di concussione aggravata e continuata ai danni di numerosi rappresentanti di società operanti nel porto di Napoli. Per altri sette funzionari sono state effettuate delle perquisizioni domiciliari. Nerli, secondo i risultati delle indagini, avrebbe reiteratamente indotto numerosi operatori del porto a effettuare contribuzioni economiche in favore del suo ex partito di riferimento (i Ds), forte dei rilevantissimi poteri attribuitigli dalla legge. L’attività investigativa è iniziata a seguito del ritrovamento di un prospetto riepilogativo nel corso di una perquisizione a Nerli, che riportava nomi di ditte e società con a fianco l’indicazione degli estremi di assegni bancari e del loro importo. A confermare i versamenti gli stessi imprenditori avvicinati dai dipendenti dell’autorità portuale. I Ds, dunque, avrebbero beneficiato di contributi tra il 2005 e il 2006. Stando ad alcuni accertamenti bancari e contabili, i soggetti, che operavano all’interno del porto di Napoli attraverso un rapporto di natura concessionaria o di altra prestazione d’opera come gli appalti, avrebbe corrisposto finanziamenti tra i 5mila e i 25mila euro.

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