Il Presidente della Commissione Consiliare Speciale di Controllo delle Attività della Regione e degli Enti Collegati e dellUtilizzo dei Fondi, Giuseppe Sagliocco, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
Comprendiamo bene che tempi sono ristrettissimi e che la Campania non può presentarsi dai tecnici del ministero dellEconomia e della Salute con un pugno di mosche in mano. Tuttavia, al di là del fatto che le relative responsabilità sono ascrivibili esclusivamente al governo regionale, è chiaro che non consentiremo a nessuno di portare a segno alcun colpo di mano sulla pelle dei cittadini, peraltro attraverso lapplicazione, sicuramente illegittima, del principio del silenzio assenso col quale si vorrebbe far passare il Ddl di Giunta. Questinvocato principio, ed invitiamo il presidente Giusto a rileggersi il punto 3 dellarticolo 1 del Piano Sanitario approvato con legge regionale nel 2006, attiene ad una procedura che riguarda esclusivamente le proposte dei Ctp e non certo i disegni di legge di modifica del Piano Sanitario vigente proposti dalla Giunta o le iniziative di modifica avanzate dei consiglieri. Nel merito del provvedimento oggi allattenzione della V Commissione, ribadiamo il nostro assoluto dissenso rispetto ad un provvedimento che nasce intanto privo di parametri di riferimento reali e dunque su mere presunzioni tutte da dimostrare e che è stato scritto dal governo regionale col solo inchiostro della convenienza politica. E bene, intanto, che si sappia che quel disegno di legge non potrebbe mai ottenere il rigoroso equilibrio tra le esigenze di risparmio (gli sprechi, infatti, non verranno in alcun modo toccati) e la tutela del diritto alla salute. Così come va sottolineato che quel provvedimento azzera ingiustificatamente gli unici strumenti di governo territoriale della sanità, i Ctp e che, grazie agli emendamenti presentati dal centrosinistra ci ritroveremo, con buona pace dellobbiettivo del contenimento della spesa, con ben 600 posti letto in più in Campania. Se qualcuno, poi, immagina, che a Roma non sappiano cogliere linsufficienza del provvedimento ed il senso squisitamente politico che lo anima, si accomodi pure. Ma non provi neppure lontanamente ad ipotizzare il nostro consenso e, soprattutto, si assuma le responsabilità del caso.