CASAGIOVE. Giovedì 20: Il Matrimonio di Lorna di Jean-Piere e Luc Dardenne – Orario spettacoli: 16.00 – 18.30 – 21.15.
Da Venerdì21riprende la programmazione diChangeling di Clint Eastwood – Orario spettacoli: 16.00 – 18.30 – 21.15 (Anche Sabato e Domenica). Mercoledì 26: Provincia di Caserta e Suessola Film Festival in collaborazione con Cineclub Vittoria Filmhouse, ArciNexus e Macchina da Presa presentano La bambina deve prendere ariadi Barbara Rossi Prudente – Unico spettacolo ore20.30
IL MATRIMONIO DI LORNAUn film di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne. Con Jérémie Renier, Arta Dobroshi, Fabrizio Rongione, Olivier Gourmet, Morgan Marinne, Alban Ukaj. Genere Drammatico, colore 105 minuti. – Produzione Belgio, Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania 2008.
A Liegi una ragazza albanese emigrata ha fatto un matrimonio bianco con un drogato, per acquisire la cittadinanza belga: ha pure ottenuto il divorzio, ma le pratiche sono lente, lei ha fretta perché il suo protettore vuole che sposi un russo desideroso di diventare cittadino belga. Nel bellissimo film degli straordinari fratelli belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne, due volte vincitori della Palma d’oro a Cannes (per “Rosetta” eper “L’Enfant”), eventi essenziali della vita (nascita, morte) vengono usati per compiere reati. Il denaro è ovunque: preso, versato, toccato, nascosto, desiderato, rifiutato, scambiato, in banconote simbolicamente sporche, stropicciate, maltrattate. Le leggi stabilite con civile impegno dall’autorità europea per salvaguardare i collettivi diritti umani, si mutano in occasioni delinquenziali. Lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo acquista nuove forma, che ignorano il lavoro. I sogni di un’esistenza, le massime ambizioni, possono consistere nell’aprire un bar. I personaggi diventano i criminali più contemporanei, nell’approfittare del conflitto tra buone volontà e azioni indegne. Ma, secondo gli autori, i personaggi non sono mai senza speranza etica: la ragazza, dura di carattere e di gesti, approda a un rimorso, una fuga dal male. Lo stile dei Dardenne (macchina da presa a mano, pedinamento degli attori, laconicità) nel “Matrimonio di Lorna” cambia, si arricchisce di dialoghi sostanziali, della parola, di immagini relativamente quiete, per raggiungere la forma di realismo anche interiore più alta mai vista prima.
Paolo D’Agostini – la Repubblica
CHANGELING
Un film di Clint Eastwood. Con Angelina Jolie, John Malkovich, Jeffrey Donovan, Colm Feore, Jason Butler Harner, Amy Ryan, Michael Kelly, Devon Gearhart, Kelly Lynn Warren, Gattlin Griffith, Genere Thriller, colore 140 minuti. – Produzione USA 2008.
Al centro degli eventi una giovane donna, madre single e lavoratrice, Christine Collins, che tornando una sera dal lavoro non trova più suo figlio Walter, di 9 anni, ad aspettarla in casa. Inizia così la sua battaglia disperata per ritrovarlo. In quegli anni (come del resto nei successivi) la polizia di Los Angeles è tra le più corrotte e malate degli Stati Uniti, vera macchina di potere e di estorsione nei confronti dei cittadini. Il sindaco George Cryer è sotto la pressione dell’opinione pubblica, chiede alle forze dell’ordine di risolvere il caso, ad ogni costo. E’ così che il capo della polizia James Davis (conosciuto come “Two guns” per la mania di farsi fotografare con i suoi due gioielli in mano), dopo tre mesi di inutili ricerche, “trova” Walter nell’Illinois e lo porta trionfante alla madre. L’attesa è enorme, ma il bambino che Christine incontra alla stazione non è suo figlio. Inizia così il suo secondo calvario. La polizia e il sindaco hanno sufficiente potere per costringerla a credere l’impossibile, costruendo attorno a lei una macchina di demolizione della sua immagine. Se nella prima parte ‘Changeling’ è tutto concentrato sulla sorte infernale di Christine e sui depistagli costruiti dalla polizia, la seconda parte intreccia magistralmente il destino della madre e quello del figlio, concludendo entrambe le storie con i due processi. Vera al 100 per cento, comprese quasi anche le battute dei personaggi, la sceneggiatura di ‘Changeling’ merita già da sola il massimo del riconoscimento. Eastwood di suo ci ha messo tutta l’arte di cui è capace, quella capacità di sentire la musica del cinema (a proposito, di ‘Changeling’ è autore delle splendide musiche, produttore e regista) e di far suonare tutti gli strumenti presenti su un set in assoluta armonia, sino ad un perfetto e trascinante crescendo sinfonico. La maniacalità di Eastwood per i particolari e la ricerca della perfezione fanno inoltre di ‘Changeling’ un film a più facce, una più bella dell’altra. Sotto gli occhi dello spettatore si trasforma infatti da film di denuncia a insostenibile horror con serial killer, da grandioso poliziesco ad appassionante court-drama. Alla grandezza di Eastwood vanno affiancate le superbe interpretazioni di Angelina Jolie nella parte di Christine Collins e di un irriconoscibile John Malkovich nei panni del pastore presbiteriano.”
Roberta Ronconi -Liberazione