Il giovane è accusato di aver fatto parte del commando che il 31 maggio scorso tentò di uccidere, a Villaricca (Napoli), Carrino e la figlia Francesca, rispettivamente sorella e nipote di Anna Carrino, ex compagna di Francesco Bidognetti, oggi collaboratrice di giustizia. Al Parco Tania di via Leonardo da Vinci arrivò unauto blu munita di lampeggiante, da questa scesero alcuni uomini armati che bussarono alla porta dellabitazione delle Carrino facendosi passare per agenti della Direzione investigativa antimafia e chiedendo di farsi aprire. Le donne ebbero un attimo di esitazione e a quel punto i killer o fecero fuoco contro la porta, ferendo lievemente la 25enne Francesca, e fuggirono.
Di quel commando, ipotizzano gli investigatori, avrebbe fatto parte anche il superlatitante Giuseppe Setola, ritenuto il leader dellala stragista che negli ultimi mesi ha insanguinato la zona dellagro aversano e del litorale domizio, nei confronti del quale è stato emesso un decreto di fermo dalla Procura. Setola, dopo i numerosi arresti delle ultime settimane, sembrerebbe lunico componente ancora in libertà del gruppo di fuoco creatosi proprio allinterno della fazione dei casalesi capeggiata da Bidognetti.
Anna Carrino è un personaggio assai scomodo per il clan dei casalesi. Prima di pentirsi è stata parte attiva dellorganizzazione criminale e ambasciatrice dellex compagno Bidognetti (detto Cicciotto e mezzanotte), il quale, dal carcere, le impartiva direttive. Con le sue rivelazioni ha contribuito allarresto, nellaprile scorso, di 52 persone ritenute affiliate al clan, tra cui il figliastro Aniello. In unintervista televisiva, aveva lanciato un appello allex compagno affinché collaborasse con la giustizia: Pentiti, la camorra deve essere sconfitta.
Altro pentito eccellente è il cugino del boss Francesco, Domenico Bidognetti, detto Bruttaccione, il cui padre, Umberto, fu ucciso nel mese di maggio in una masseria nelle campagne di Cancello Arnone (Caserta).