Zara commemora i Caduti in Guerra

di Redazione

Corona d'alloroCASAPESENNA. “Per dare un significato alla nostra vita è indispensabile scolpire nella nostra mente e nei nostri cuori i valori principali per cui è giusto vivere o morire”.

E’ con queste parole che la mattina del 4 novembre il sindaco di Casapesenna Giovanni Zara ha dato inizio alla commemorazione dei defunti davanti al monumento dei caduti in guerra in piazza Agostino Petrillo. Tra i presenti l’intera amministrazione comunale, il parroco don Luigi Menditto, gli studenti, i docenti ed i dirigenti della suola media ed elementare, le associazioni del paese, i carabinieri della stazione di San Cipriano D’Aversa, la Polizia del posto fisso di Casapesenna ed una delegazione della Folgore. Dal sindaco Zara che non ha mancato di ricordare “il valore di tutti i caduti in difesa della libertà, dell’unità nazionale, della giustizia e della Patria”, anche la citazione di Ezra Pound con la frase ‘Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le proprie idee o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui’. Eroi, è così che il primo cittadino ha definito “quei ragazzi che tutti i giorni si confrontano e si scontrano con l’illegalità”. “Ed eroi – ha detto Zara – sono i carabinieri, i poliziotti, i finanzieri ed i militari che vediamo per le nostre strade e che donano la vita per il bene di tutti”. Commovente ed intenso il momento in cui il primo cittadino ha ricordato il sacrificio di Gabriele Rossi e Francesco Alighieri, i due poliziotti morti lo scorso 26 settembre, mentre inseguivano un macchina che aveva forzato il posto di blocco. In chiusura, prima del Silenzio suonato dalla banda musicale comunale, l’ultimo pensiero Zara lo ha destinato ai giovani ricordando “che nella vita non è il benessere, non è la moto o la macchina nuova, non è l’abbigliamento di lusso quello che conta realmente è la propria dignità e la propria libertà”. “L’impegno per evitare gli errori del passato – ha poi concluso – deve essere quotidiano con la fiduciosa certezza che la giustizia e la legalità possono e devono essere raggiunti”.

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