Donne e Politica, platea gremita al dibattito di Campus

di Redazione

un momento dell'incontro-dibattitoCASERTA. “Nessun pregiudizio sulla rappresentanza femminile nelle istituzioni, piuttosto un giudizio di negatività sulla politica italiana che, attraverso l’attuale sistema elettorale, esercita di fatto una censura diretta sulle donne in virtù del fatto che i candidati vengono scelti dai segretari dei partiti”.

Così il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, nel suo intervento al convegno ‘Donne e Politica’ tenuto questa sera nei locali di Campus, l’Ente di formazione e ricerca di via Santa Chiara a Caserta. Ad aprire i lavori la brillante relazione della professoressa Lorella Cedroni, docente di Filosofia politica e Scienza politica all’Università di Roma ‘La Sapienza’ e massima esperta della materia, che ha indagato i fattori politici e culturali alla base della scarsa presenza di donne negli organi elettivi e avanzato alcune ipotesi di soluzione per superare il gap che allontana il nostro Paese da altre nazioni europee. ‘Peggio di noi solo il Messico e la Turchia’ – ha chiosato la deputata del Pd Pina Picierno, che ha puntato l’indice contro le nuove leggi del Governo Berlusconi sul tempo pieno a scuola e sulle dimissioni in bianco, che , a suo avviso, starebbero peggiorando la condizione femminile: ‘Le donne – ha sottolineato nel suo intervento – sono le leve sulle quali occorre puntare per rendere questo Paese più efficiente, più moderno e competitivo. C’è bisogno insomma di una politica che metta la donna al centro della sua azione e che consenta di superare il deficit democratico che ci contraddistingue’. Di diverso avviso Antonia Sorrentino, candidata al Senato alle ultime elezioni con il partito di An, che ha sostenuto con forza l’importanza delle quote rosa, come strumento per superare il gap, e soprattutto l’azione del Governo ‘che – ha dichiarato l’esponente del Pdl – sta mettendo in campo un nutrito ventaglio di opportunità per le donne’. Sono i partiti i veri responsabili della causa femminile invece secondo l’assessore provinciale alle Pari opportunità, Lucia Esposito, perché ‘privi di quei meccanismi di selezione democratica in grado di consentire alle donne di essere realmente rappresentanti della base elettorale’. Infine la testimonianza dei sindaci donna di Roccaromana, Roccamonfina e Fontegreca, rispettivamente Anna Filomena De Simone, Maria Cristina Tari e Carmela Filomena Imundi che hanno raccontato ad una platea particolarmente numerosa le loro personali esperienze ai vertici di un’amministrazione pubblica. Il convegno – moderato da Roberto De Rosa, coordinatore scientifico del master di formazione alla politica realizzato da Campus e docente di Analisi delle politiche pubbliche presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università della Tuscia di Viterbo – rappresenta il naturale proseguimento del percorso di formazione avviato da Campus con il master ‘Il disagio, la politica e le istituzioni’ e che proseguirà a fine novembre con un nuovo corso che investirà questa volta gli enti pubblici.

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