CASERTA. La sezione narcotici della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Rodolfo Ruperti, ha arrestato, per detenzione ai fini di spaccio, il 36enne Antonio Mucherino.
Luomo occultava presso la sua abitazione cinque chili di hashish e un chilo di ecstasy. Da tempo impegnati in attività di contrasto al traffico degli stupefacenti, particolarmente nei fine settimana ed in prossimità di locali ricettivi del capoluogo, i poliziotti della narcotici avevano concentrato lattenzione verso alcuni bar di Caserta ove, appunto, in coincidenza della movida del week end, era stata notata uninconsueta frequentazione di giovani, spesso gravitanti negli ambienti dediti al consumo di droga o provenienti dalla provincia e dal napoletano. In particolare, erano in corso servizi di appostamento nei pressi di discoteche, circoli e bar, tra i quali uno sito in Largo Paglione al Rione Tescione di Caserta.
Riscontrato un inusuale andirivieni al suo interno, sabato sera i poliziotti intervenivano controllando tutti gli avventori, tra i quali Mucherino, con precedenti di polizia per uso di sostanze stupefacenti e gioco dazzardo. Il giovane veniva trovato in possesso di quattro stecchette di hashish, celate allinterno di una tasca dei pantaloni, sezionate e confezionate per limmediata cessione. Immediatamente veniva effettuata la perquisizione dellabitazione dI Mucherino, ubicata in un condominio di via Martiri Salesiani. Allinterno dellappartamento, contenuti in un borsone accuratamente occultato in una stanza chiusa a chiave, venivano rinvenuti 43 panetti di hashish, avvolti nel cellophane, per un peso complessivo di 4,867 chilogrammi. Gli investigatori, ipotizzando che luomo aveva a disposizione una vera e propria centrale per il confezionamento e lo smercio, anche allingrosso, di stupefacenti, estendevano il controllo ad ogni possibile nascondiglio del locale, dove, effettivamente, venivano rinvenuti due bilancini elettronici e, in posti diversi, due bustine contenenti della sostanza cristallina semisolida, apparentemente cocaina o anfetamina, per un peso di 925 grammi. I successivi accertamenti effettuati presso il laboratorio di chimica del gabinetto interregionale della polizia scientifica della Questura di Napoli rivelavano che la sostanza in questione era una metanfetamina costituente il principio attivo della pastiglie di ecstasy.
Il quantitativo di metanfetamina sequestrato, evidentemente destinato al mercato dei giovani che frequentano la movida casertana, risulta di assoluto rilievo, esso, infatti, è sufficiente per la preparazione di almeno 4000 pastiglie del tipico stupefacente. le facili modalità di assunzione di questo tipo di sostanza psicotropa, che può avvenire sia per inalazione sia tramite diluizione nelle bevande alcoliche (cosiddetti beveroni o morbidoni), inducendo effetti sedativi e abbassando stati di ansia e resistenza psichica dei consumatori, ne fa una sostanza particolarmente diffusa tra i giovani frequentatori di rave party e discoteche.