Truffe assicurative, indagati anche giudici di pace

di Redazione
CASERTA. Nell’inchiesta sulle truffe alle assicurazionisono
formalmente indagati tre giudici di pace che svolgono attività a Caserta e
Santa Maria Capua Vetere.


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A decidere se possono essere perseguiti penalmente
sarà la Procura di Roma. Intanto, gli indagati ancora in stato di detenzione,
fra cui l’infermiereNicola Iodice
e l’avvocato Stefano Chillemi, nei giorni scorsi sono stati
nuovamente ascoltati dal pubblico ministero titolare delle indagati, Maurizio Giordano, assistiti dai loro
legali di fiducia. In tutto gli indagati sono 50, di cui ventisette coinvolti nella
prima tranche e altri 23 che sono ancora in osservazione.Di quest’ultimi i
nomi sono ancora topo secret ma già nell’ordinanza di custodia cautelare si fa
riferimento ad altri avvocati ma anche ad agenti di polizia municipale.L’intera
truffa si svolgeva soprattutto attraverso giudizi civili davanti a ai giudici
di pace di Caserta e Santa Maria Capua Vetere. I falsi incidenti si consumavano
attraverso appuntamenti anche fuori i locali pubblici con atti di corruzione. Quanto
al reato di corruzione in atti giudiziari ed a quello di falsa testimonianza,
che sono strettamente connessi tra loro, si deve sottolineare che essi traggono
origine dalle dichiarazioni rese in sede di interrogatorio da Nicola De Santis, il quale ammetteva in
pieno le proprie responsabilità e chiamava in causa, quali determinatori ed
istigatori delle condotte illecite, Iodice e Casella.

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