CASERTA. Allinsegna dello slogan Noi ci siamo per i Comuni, per le Province, per le Regioni, per il Paese . Noi ci siamo, venerdì sera si è svolta una riunione dei dirigenti provinciali e locali dei Popolari-Udeur di Terra di Lavoro …
… alla presenza tra gli altri del segretario nazionale Clemente Mastella, del segretario regionale Antonio Fantini e del consigliere nonché vicario regionale Angelo Brancaccio.
La sede di corso Trieste era particolarmente gremita. Un dato che non è sfuggito a nessuno dei partecipanti tanto da essere evidenziato con entusiasmo in ciascuno degli interventi che si sono succeduti nel corso della serata. I diversi territori di Terra di Lavoro erano ampiamente rappresentati non solo dai segretari sezionali ma anche da consiglieri e assessori e nel caso di Santa Maria a Vico pure dal sindaco Adriano Telese.
Nutrita anche la presenza della rappresentanza del Campanile nel parlamentino provinciale costituita dai consiglieri Sebastiano Ferraro, Domenico Bove e Giacomo Caterino. Ad introdurre lassemblea è stato Brancaccio che ha sviscerato dapprima diverse tematiche politiche di carattere nazionale e regionale, concentrandosi poi sulla nuova impostazione organizzativa da dare al partito in questa fase di rilancio che sta facendo gradualmente registrare nuove e beneauguranti adesioni. Fortemente critico è stato il giudizio espresso sulloperato dellamministrazione provinciale dallo stesso consigliere Brancaccio che senza mezzi termini ha parlato della imperdonabile incapacità della Provincia palesata sulla vicenda dellAcms, sempre più prossima al fallimento con gravi ripercussioni sui circa 600 dipendenti.
Ancor più scandalosa ha sostenuto lex sindaco di Orta di Atella – è la vicenda delle assunzioni presso la nuova società della Provincia Terra di lavoro spa. Per non parlare poi della questione del nuovo piano regolatore provinciale: nonostante vi sia un lavoro già svolto e costato non poco, la giunta attuale spreca nuove risorse pur di accontentare qualche amico e non giungere alla fine ad alcun risultato.
Altrettanto duro è stato lintervento del segretario regionale Antonio Fantini che non solo ha esaminato con particolare meticolosità la situazione casertana ma anche quella del governo regionale. Questultimo ha sottolineato lex presidente regionale – negli ultimi tempi si sta distinguendo per scelte a dir poco scellerate così come dimostra la recente approvazione in giunta del bilancio di previsione che premia solo alcuni gruppuscoli a danno invece di altri settori, tra cui quelli sociali, che invece sono interessati da forti tagli. E chiaro che noi Popolari Udeur non risparmieremo alcuna iniziativa pur di vedere attuate le nostre istanze.
Fantini ha, inoltre, informato i presenti che, nellattesa che si celebri il congresso provinciale, visto il suo ruolo di commissario casertano, due giorni a settimana sarà a Caserta per lavorare con il gruppo dirigente per organizzare nelle diverse realtà locali il partito. Infine, lex numero uno di via Santa Lucia, è convenuto sul giudizio critico dato sullamministrazione provinciale dal consigliere Brancaccio.
Di vasta portata è stato lintervento del segretario Clemente Mastella che ha condiviso con i dirigenti casertani i tanti segnali di ripresa dellUdeur che si registrano nelle diverse province campane e in altre parti del Paese. Sulle alleanze, Mastella invita i presenti a preoccuparsi, prima ancora con chi andare, di lavorare per restituire buona salute al partito perché solo un ottimo stato fisico, ovvero una forte capacità elettorale e politica, potrà consentire allo stesso di giocare alla pari degli altri qualsiasi partita politica. Mastella, tuttavia, non nasconde di guardare con interesse ad unalleanza con lUdc con cui ci si è alleati in Abruzzo: E una ipotesi laboratorio, ha precisato – può essere una esperienza che può essere ramificata allintero tessuto nazionale. Per le europee ha sostenuto che con lattuale sistema elettorale possiamo correre da soli e centrare il traguardo dei 250 mila voti di cui ben 150 mila si possono contare in Campania. In merito alla questione casertana non ha lasciato spazio allambiguità: Per