CESA. Casseforti sventrate con la fiamma ossidrica, una sala computer privata di tutte le unità centrali, antifurto disattivato, porte e finestre distrutte. video
Questo è lo scenario che si è presentato agli occhi del professore di educazione fisica, nonché responsabile della sicurezza Nicola De Michele che, lunedì pomeriggio, passando per via Turati, ha notato il cancello della scuola media Francesco Bagnosocchiuso e, insospettitosi, è entrato nelledificio. Pochi attimi e si è accorto che qualcuno cera stato prima di lui, qualcuno che ha agito indisturbato duranti i tre giorni di chiusura del plesso scolastico, dovuta alla ricorrenza dei defunti e a quella del patrono San Cesario.
Indignato per il gesto si è detto lassessore allIstruzione Stefano Verde che, giunto sul posto ed insieme al preside Luigi Cantile, ha visto distrutto tutto quello che, in questi anni, era stato costruito nell’ambito dei vari progetti scolastici. Probabilmente i malviventi hanno agito nella notte di venerdì e, coperti dal fragore del violento temporale, hanno lasciato che lallarme suonasse senza insospettire i residenti delle case attigue, anche perché capita spesso che gli antifurti scattino durante il maltempo. Ipotizzando il percorso, i ladri si sarebbero introdotti nelledificio accedendo dal cortile posteriore e, aprendo una porta, hanno avuto il libero accesso allo stabile. Una volta disattivato lantifurto, i malviventi hanno divelto la porta daccesso della presidenza e, introducendosi alla segreteria, hanno fatto razzia nelle stanze, saccheggiando le casseforti e mettendo in subbuglio tutti gli armadietti. Sottratte le chiavi dei laboratori dinformatica e della sala proiezioni hanno rubato 16 cases, nel complesso, il proiettore, 81 telefonini Black Berry ed il server, per un danno complessivo di circa 50mila euro. Una mano esperta che alla fine del blitz ha aperto il cancello principale dallinterno, con il classico telecomando, ha caricato il bottino su unautovettura e, con molta libertà, ha abbandonato ledificio.
La scuola media è stata presa di mira tre volte negli ultimi quattro anni con danni gravi allintera comunità poiché, come ha affermato lassessore Verde, la scuola è come un bambino indifeso e violentarla in questo modo è da vigliacchi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della locale stazione e laScientifica che stanno ricostruendo laccaduto aiutati anche dalle numerose impronte lasciate dai malviventi. Questo episodio ci avvilisce ma, assolutamente, non ci intimidisce! ha affermato lassessore Stefano Verde – La scuola funzionerà regolarmente già da domani poiché ora più che mai dobbiamo alzare la guardia e continuare la battaglia culturale contro la violenza. La scuola è di tutti e può essere frequentata dai figli di tutti, quindi, metterle le mani in tasca significa mettere le mani in tasca all’intera comunità e a loro stessi, privando anche i proprifigli di unopportunità formativa molto importante. A questo punto ha aggiunto Verde devo pensare che queste persone sono sciacalli, infatti anchei ladri hanno una sorta di codice donore, una deontologia che non gli permetterebbe di violare unistituzione del genere che è al completo servizio della comunità. Mi auguro vivamente che questo episodio deplorevole sia seguito con il massimo sforzo investigativo per assicurare, al più presto, i colpevoli alla giustizia.
Raid alla scuola media (03.11.08) |