SANTANGELO DALIFE. Poteva avere conseguenze mortali lennesimo episodio di pirateria stradale. Solo per grazia ricevuta il giovane, che si trovava a bordo di una bici, è ancora vivo.
Lepisodio è accaduto sabato scorso in via Melopiano. A farne le spese è stato C. B. di Piedimonte Matese, giovane laureando in ingegneria con una grande passione per le due ruote. Nel primo pomeriggio, lui insieme con i suoi amici, aveva deciso di trascorrere un pò di tempo in sella della propria bici, cercando un pò di sana distrazione dallo studio universitario. Sembrava un pomeriggio come tanti altri, ma le cattive condizioni climatiche sembravano proprio presagire qualche accadimento infausto. Durante la via del ritorno, un signore sulla sessantina a bordo del suo Apecar lo investe. Il pirata, a seguito di una manovra sconsiderata tagliava la strada al ciclista, il quale non ha potuto fare altro che urtare violentemente il veicolo. A seguito dellimpatto tanto forte da danneggiare lintera fiancata del mezzo e da ridurre la bici ad un rottame, il ciclista è carambolato dolorante ai bordi della via. Commesso il fatto il pirata, come da manuale, luomo si è dileguato incurante delle condizioni fisiche del giovane o forse proprio perché convinto che il giovane fosse morto nel tremendo urto. Nonostante impeto dellurto, il giovane universitario si è prontamente rialzato lamentando un forte dolore alla spalla, al ginocchio ed al fianco sinistro. Solo laiuto di un passante ha reso possibile il trasporto del giovane al vicino Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese. Il giovane per fortuna, ha riportato solo un forte trauma alla spalla ed al ginocchio. Anche in questo caso il casco, ha evitato il peggio. Ora il ciclista dovrà rinunciare per un po agli allenamenti in bici, mentre si prospetta la denuncia al pirata che è stato riconosciuto dagli amici.