ROMA. Come Ministro di questo Stato dico che il Parlamento è chiamato a riempire questo vuoto normativo.
Con queste parole il Ministro di Grazia e Giustizia Angelino Alfano interviene sulla vicenda relativa allinterruzione dellalimentazione artificiale di Eluana Englaro. Al termine del 29° Congresso Nazionale Forense, tenutosi a Bologna, il guardasigilli si è espresso in merito alla decisione della Cassazione, affermando: Il Parlamento ha già sollevato il conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale e quindi segue con grande attenzione il movimento parlamentare intorno a questa legge. E normale che ci siano discussioni intorno alla vicenda. Chi crede nel Signore prega per lei.
Intanto le polemiche non si placano e continua la lotta di pareri tra coloro che sono a favore della sentenza e gli altri che la considerano una condanna a morte, come il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che ha dichiarato: La Corte di Cassazione introduce in Italia la condanna a morte. Da oggi la vita umana non e’ più adeguatamente tutelata nella patria del diritto. E’ soggetta ad arbitri. Si tratta di una sentenza inaccettabile. In Italia – prosegue Formigoni – si introduce l’eutanasia senza passare da un voto del Parlamento. Quanti in Italia si sono sempre opposti alla pena di morte e quanti hanno appoggiato la campagna per la moratoria della pena di morte presso l’Onu hanno il dovere di mobilitarsi per dire no a questo barbaro modo di calpestare il diritto elementare alla vita di ogni essere umano.
Di tuttaltra opinione il Pd che interviene con Anna Finocchiaro: Trovo sinceramente fuori luogo le violente reazioni che sono venute specialmente dal centrodestra. I toni da crociata, termini come assassinio o eutanasia non aiutano a comprendere la vicenda nella sua difficoltà e nella sua realtà. La sentenza di ieri – sottolinea Finocchiaro – è una sconfitta della politica. La Cassazione si è dovuta sostituire al legislatore dal momento che vi era una precisa richiesta della famiglia di Eluana e non cè una legge che regola la materia.