PALERMO. Vasta operazione della polizia di Palermo che ha sequestrato beni per un valore di due milioni e mezzo di euro nellambito delloperazione “Gratta e vinci”.
Il sequestroè stato richiesto dal questore Alessandro Marangoni mentre il patrimonio è stato individuato dall’ufficio Misure di prevenzione della Questura che ha localizzato aziende, beni immobili e mobili e conti correnti che dimostravano l’interesse dei clan ad assumere una posizione di rilievo anche nel settore delle lotterie istantanee. I beni erano tutti riconducibili a Giovanni De Simone, 46 anni, arrestato per associazione mafiosa lo scorso febbraio nell’operazione ‘Old Bridge’. La mafia si sarebbe servita della società “Game Distribuzione” intestata a De Simone per imporre agli esercizi commerciali l’acquisto di tagliandi della lotteria istantanea. L’analisi delle conversazioni e le indicazioni desunte dallo studio dei ‘pizzini’ di Bernardo Provenzano, hanno permesso di ricostruire il ruolo di primo piano rivestito dal De Simone nell’ambito della cosca di Brancaccio, legata al capo mafia Salvatore Lo Piccolo.