ORTA DI ATELLA. La commemorazione del 4 novembre che si è svolta presso il comune di Orta di Atella, e nel gremito piazzale IV novembre di Caserta, ha visto, come di consueto, la presenza attiva di alcuni allievi della scuola secondaria di I° grado M. Stanzione.
Con l’aiuto delle loro insegnanti, gli alunni e le alunne si sono documentati sull’argomento e hanno preparato canti e poesie da intonare e recitare durante la manifestazione davanti a numerose autorità: in loco, davanti al Commissario Prefettizio e a vari rappresentanti di associazioni di ex combattenti; a Caserta, tra gli altri, davanti al sindaco Nicodemo Petteruti, al prefetto Ezio Monaco, al presidente della provincia Sandro De Franciscis, al generale dellesercito De Vita. La dirigente scolastica Arcangela Del Prete e i docenti della Stanzione hanno voluto essere presenti con i loro alunni, sia pure attraverso una minima rappresentanza, a questo ormai tradizionale appuntamento, ricco di testimonianze verbali e oggettuali, essendo da sempre convinti che il coinvolgimento attivo dei giovani nella rievocazione di eventi così importanti per la nostra identità nazionale, costituisca il modo più alto di fare scuola, perché è soprattutto attraverso il contatto diretto con la memoria che si favorisce in essi la maturazione del senso di appartenenza ad una comunità più ampia il cui livello di civiltà raggiunto è anche, e soprattutto, il risultato del sacrificio di coloro che ci hanno preceduto. Soprattutto ai giovani, infatti, sono stati rivolti i discorsi delle autorità, perché ad essi è demandato il compito gravoso di realizzare una civiltà diversa fondata sulla cooperazione tra i popoli, nella quale la parola guerra venga riportata solo nei libri di storia e non più letta sui quotidiani. Attenta è stata la partecipazione del pubblico, in particolare di quello più anziano, che ha ascoltato con commossa partecipazione le melodie e i versi recitati dagli alunni, la cui sentita interpretazione ha certamente saputo evocare, in molti dei presenti, tristi ricordi di persone care vittime della guerra. Il tema chiave degli interventi proposti dagli alunni resta la ferma condanna della cieca furia bellica e lomaggio a tutti i caduti, indipendentemente dalla loro divisa, perché la gioventù spezzata dalla violenza così come le lacrime di una madre non hanno colore.