Puzza, Rc e “Cittadino contribuente” preparano protesta

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Quanto sta accadendo ad Orta di Atella è davvero inaccettabile. I veleni immessi quotidianamente nell’aria che tutti noi respiriamo rischiano con il tempo di creare gravi danni alla popolazione.

Non è più accettabile che quel sito industriale continui a lavorare e ad emettere ogni giorno quel fetore insopportabile che rischia di far tanto male ad i cittadini di Orta di Atella e non solo. Abbiamo sempre ritenuto e continuiamo a sostenere che le emissioni di tale azienda siano fortemente nocive per la salute di tutti. Riteniamo sicuramente importante l’impegno dei Commissari Prefettizi, ma non possiamo più accettare la latitanza degli esponenti della Regione Campania, le false promesse della Provincia di Caserta e le continue sentenze del Tar stranamente sempre celeri e sempre a favore dell’azienda. Abbiamo già mesi addietro presentato regolare denuncia alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Veterein relazione al problema e siamo ancora in attesa di essere convocati per tale questione. Ad Orta di Atella gli interessi di un singolo imprenditore rischiano di condannare un’intera popolazione, già costretta a vivere in un territorio deturpato dal cemento selvaggio, da discariche abusive e dall’abbandono. Come già negli anni addietro abbiamo tante volte denunciato, i nodi di dieci anni di mala gestione amministrativa stanno venendo pericolosamente al pettine, come dimostrano le penose condizioni in cui versa l’intero territorio di Orta di Atella. Prepareremo a breve iniziative pubbliche e proteste popolari per chiedere la chiusura immediata dell’Eurocompost. Non saremo condannati a morire di tumori e malattie polmonari. Trasformeremo “la puzza di Orta di Atella” in un caso nazionale. Inviteremo sul nostro territorio rappresentanti dei tanti comitati che in varie parti d’Italia difendono il proprio territorio (comitato contro la discarica di Pianura, il comitato No Tav, il comitato No Dal Molin di Vicenza). Siamo pronti a mobilitare non solo i cittadini Atellani, ma quanti in Italia ancora credono nella salvaguardia ambientale e nella difesa della salute pubblica.

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