SANTA MARIA C.V. Non più e non solo vendette efferate, morti ammazzati per strada, faide di paese: la nuova forma del potere mafioso ha il colore dei soldi, si radica nei corridoi di palazzo, si nasconde e prolifera dietro cifre a molti zeri e l”anonimato delle operazioni finanziarie.
Rosaria Capacchione segue da oltre vent”anni le trame nascoste della criminalità organizzata campana e il loro intreccio con la società civile. La giornalista del quotidiano “Il Mattino” di Napoli, sabato 22 novembre (ore 18.00), parlerà di questo e molto altro nel corso dell”incontro “Scrittori in carta e ossa. Una sera con…”, nella libreria Spartaco-Interno4 di via Martucci a Santa Maria Capua Vetere. Al centro del dibattito, a cui prenderà parte anche il giudice Antonio Pepe, il libro appena uscito per Rizzoli “L”oro della camorra. Come i boss dei casalesi sono diventati ricchi e potenti manager. Che influenzano e controllano l”economia di tutta la Penisola, da Casal di Principe al centro di Milano”. Presenta Giovanni Lamanna.
Il libro
Nella ricostruzione di una giornalista che è cresciuta a fianco della camorra e che dal 13 marzo 2008 vive sotto scorta, la scalata di una potenza sotterranea capace di muovere centinaia di migliaia di euro in contanti e tirare i fili di settori chiave dell”economia italiana. “L”oro della camorra” offre una ricostruzione di un mondo sommerso che non si caratterizza solo per il sangue versato sulle strade ma che sta assumendo sempre più il controllo dell”imprenditoria italiana, per arrivare a permeare ogni aspetto della nostra economia.
L”autore
Rosaria Capacchione, giornalista, dal 1985 lavora per “Il Mattino” di Napoli. Nel marzo 2008, durante il processo Spartacus, è stata minacciata di morte assieme a Roberto Saviano e al magistrato Raffaele Cantone.