Caserta, il cimitero completato “in tempo” per le elezioni

di Redazione

Gennaro CasertaTEVEROLA. Il segretario cittadino di Forza Italia, Gennaro Caserta, interviene sui lavori di ampliamento nel cimitero comunale, non lesinando critiche all’opera eseguita e all’amministrazione comunale.

“Ci sono taluni eventi la cui puntualità è a volte disarmante, sembra quasi che vi sia la recondita volontà da parte di qualcuno di non smentire mai la celebre massima secondo la quale “a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca”, ed è così che l’amministrazione comunale si accinge dopo un’impervia e difficoltosa battaglia amministrativa, al cui confronto la bonifica dell’agro pontino risulta un’autentica burletta, a consegnare nelle poco gaudenti mani alla cittadinanza teverolese i loculi costruiti a seguito dell’ampliamento del cimitero comunale. Ebbene sì, pare proprio che ci siamo e la cadenza temporale nell’ultimazione dei lavori, sembra quella di un orologio svizzero, ci sarebbe da riderci su, se come al solito dietro ogni mossa politica dell’attuale maggioranza non vi fosse l’intimo desiderio di prendere per il naso gli sprovveduti o di offendere l’intelligenza dei cittadini.

Fare un po’ di cronistoria per rinverdire la memoria di qualcuno non sarà un esercizio inutile. Siamo nell’anno di grazia 2004, periodo pre-elettorale, e dopo tanti anni viene pubblicato un bando per l’assegnazione dei suddetti loculi, e già qui ci sarebbe da pensare: perché un bando di simile importanza pubblicato poco prima del voto? L’ingenuità purtroppo è stata consumata dall’acqua passata sotto i ponti del malcostume politico e quindi risulta facile immaginarne la risposta. I soliti noti infatti, freschi di candidatura, si fiondano nelle case dei cittadini per assicurare il proprio interessamento nella faccenda, ovviamente in cambio di voti: ma cosa vuoi che sia una crocetta su una scheda elettorale in cambio di un nuovo e lussuoso monolocale per il caro estinto? Come fu e come non fu, più di qualcuno abboccò, anche perché forse prese sul serio il bando, senza sapere che, santa pazienza siamo a Teverola mica a Lugano, quì c’è sempre modo di piegare la legge alle proprie esigenze ed interpretazioni, tant’è che il primo giorno di presentazione delle domande i cittadini senza “santi in paradiso” si trovarono già scavalcati in graduatoria benché fossero i primi a recarsi materialmente all’apposito sportello.

Le elezioni passarono ed i galantuomini eletti nelle fila della maggioranza non si dimenticarono del popolo e delle promesse fattegli, e subito ordinarono:”A noi i soldi!”. Difficile dimenticare le polemiche che sorsero, qualcuno si chiese, a dire il vero non proprio a torto, perché venisse chiesto il saldo totale della somma dovuta anticipatamente, quando non erano stati appaltati nemmeno i lavori, il tutto con il meraviglioso risultato, da un lato di chiedere sacrifici economici a chi avrebbe dovuto sborsare la somma in un’unica soluzione senza possibilità di rateizzare l’importo, come più volte richiesto dall’opposizione, e dall’altro di tenere i soldi fermi in attesa dell’inizio dei lavori: il danno e la beffa. Oltretutto è bene ricordare che sulla somma immobilizzata in banca sono maturati degli interessi che l’amministrazione ha incassato, ma sui quali pare far finta di nulla senza dare delucidazioni sull’uso che ne verrà fatto. Passa il tempo ed il sindaco, bontà sua garantisce che, cascasse il mondo, entro il 2006 i lavori saranno completati.

Il 2006 passa e, manco a dirlo, i lavori non solo non vengono ultimati, ma non partono nemmeno, non sono nemmeno appaltati, e l’imbarazzo di qualche amministratore alla legittima richiesta di spiegazioni da parte dei cittadini inizia ad essere palpabile, visto che qualcuno di loro ci aveva messo la faccia.

La chirurgia plastica però accorre in soccorso dei nostri eroi, e così trascorre un ulteriore anno, finché, anno di grazia 2007, i lavori vengono finalmente appaltati. Ora, premesso che la dietrologia non è un esercizio retorico quando si ha a che fare con certi personaggi, l’intenzione è quella di non farne nemmeno un po’, ma sarà legittimo chiedersi come mai all’atto pratico l’impresa aggiudicatrice, in piena legittimità giuridica (?) per carità, non sia gestita/controllata da perfetti sconosciuti, ma da qualche personaggio che negli anni si è seduto anch’egli al banchetto della speculazione edilizia di cui il nostro territorio è stato fatto oggetto? L’idea è che non sia del tutto fuori dal mondo immaginare che certe “coincidenze” non siano del tutto frutto del caso. Anche perché poi non si spiega come mai nessuno dagli uffici competenti abbia mosso alcun rilievo sulla dubbia qualità dei lavori eseguiti, di cui la pavimentazione esterna, la quale risulta totalmente inadeguata alle normative sulla sicurezza per la sua scivolosità, e le erbacce, che già spuntano da un asfalto non isolato come si dovrebbe dal terreno sottostante, sono il degno manifesto. Non sembra complicato immaginare che, a prescindere dai rilievi effettuati sopra, tra poco qualcuno, contestualmente alla consegna dei loculi, inizierà a farsi vedere in giro vantandosi di essere un buon amministratore che mantiene le promesse fatte, al fine di procacciarsi in maniera più o meno “dignitosa” qualche voto in vista delle imminenti elezioni comunali.

Tutto con una cadenza temporale perfetta (bando e consegna entrambe prima delle elezioni). A nulla conta che, quello che chiamano promessa o favore sia un loro dovere e che quindi non hanno fatto favori a nessuno se non, probabilmente, a loro stessi. A nulla conta che questo “favore” la gente lo stia aspettando da 5 anni e che lo abbia pagato profumatamente ed in anticipo. A nulla conta che si siano eseguiti lavori di pessima qualità. No, tutto questo non conta, perché le solite facce di bronzo si presenteranno col loro bel sorriso dicendoci che tutto va bene, madama la marchesa.

Una sana riflessione su tutto il “cursus honorum” di questa amministrazione segnerebbe il punto di svolta nel passaggio dalla condizione di suddito a quella di cittadino”.

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