TRENTOLA DUCENTA. E alta la tensione tra i consiglieri del gruppo Arcobaleno e il sindaco Nicola Pagano, causa le scelte compiute da questultimo nella formazione della nuova giunta comunale.
I consiglieri Nicola Russo, Saverio Fabozzi, Nicola Grassia e Raffaele Di Lauro ribadiscono ancora una volta la posizione politica del gruppo consiliare: Il nostro sarà un appoggio esterno allattuale Amministrazione condizionata alla puntuale attuazione del programma presentato agli elettori. Per altre eventuali iniziative svincolate dal programma, il gruppo valuterà caso per caso ed assicurerà il supporto allamministrazione qualora ravviserà il valore e la bontà del provvedimento. Occorre inoltre precisare sottolineano i consiglieri – che le regole democratiche che disciplinano il comportamento di un gruppo consiliare, o di un qualsiasi organismo decisionale, implicano che anche le decisioni politiche prese a maggioranza obbligano tutti i componenti al rispetto delle regole. Per tali motivi, i consiglieri ribadiscono il proprio rammarico per le scelte fatte dai consiglieri Michele Conte e Filippo Zagaria (entrati a far parte della nuova giunta, assieme a Vittorio Savino, Angelo De Roma, Giuseppe Coppola, Domenico Pagano e Luigi Cassandra) che hanno partecipato alla riunione di maggioranza ed hanno votato sulla mozione che prevedeva lappoggio esterno allamministrazione.
Nel mirino dei quattro consiglieri cè, in particolare, Zagaria: Il consigliere Zagaria, dopo aver verificato che latteggiamento del gruppo determinava in maniera categorica che non ci sarebbe stata trippa per gatti, ha successivamente dichiarato di essere indipendente ed ha accettato la carica di vicesindaco, a lui esprimiamo le nostre congratulazioni per la coerenza e la onestà intellettuale evidenziata. Diverso, per i quattro dellArcobaleno, è il discorso di Conte: Si è preso una pausa di riflessione e poi ci ha comunicato di aver accettato la delega di assessore. Il suo atteggiamento dal punto di vista umano è irreprensibile, ma deve capire che non può più fare parte del gruppo consiliare in quanto la sua decisione è stata di carattere personale e, comunque, contrasta con le direttive politiche del gruppo definite attraverso uno strumento democratico che ha permesso a tutti di esprimersi.
Ormai il pullman dellArcobaleno ironizza Raffaele Di Lauro è sprofondato in un burrone, forse perché lautista non era patentato.