TRENTOLA DUCENTA. Dopo quello dei consiglieri dellArcobaleno, un altro duro attacco arriva allindirizzo del sindaco Nicola Pagano da parte degli esponenti del gruppo di opposizione del Pdl.
In una nota, i consiglieri del centrodestra Giuseppe Apicella (nella foto a sinistra), Michele Griffo (nella foto a destra), G.Pellegrino, Raffaele Marino, Luigi Perfetto e Luciano Sagliocco scrivono:
La vita politica della nostra città è caratterizzata da continue letture di fatti e di avvenimenti legati esclusivamente allimmobilità di questa amministrazione incapace di gestire lordinario e di non saper orientare la vita cittadina verso acquisizioni più continuamente positive.
Il sindaco e la sua maggioranza, pensano ad altro, piuttosto che al governo della città! Larroganza e la presunzione con cui questa amministrazione si occupa delle vicende cittadine appartengono ad un passato assai remoto facendo trasparire in pieno la pochezza intellettuale dei suoi uomini e degli intenti di cui sono dotati.Dal loro insediamento poco o nulla è stato fatto per la nostra città e quasi mai andato nellinteresse dellintera collettività.
Lultimo esempio di come il sindaco Pagano gestisce la cosa pubblica è manco a dirlo la sostituzione del dirigente dellufficio tecnico, larchitetto Carmen Mottola, tecnico di comprovata esperienza professionale, di elevata dirittura morale, di grande capacità organizzative. Il tentativo maldestro di questa amministrazione, sciagurata ed irresponsabile, prevedeva la sua sostituzione con la nomina di un tecnico esterno compiacente a soddisfare gli interessi di qualcuno e non certamente quelli della collettività. La sostituzione dellarchitetto Mottola probabilmente è motivata esclusivamente dalla mancata disponibilità della stessa a piegarsi a richieste di concessioni edilizie avanzate da alcuni membri della maggioranza. Noi porremo in essere tutte le opportune iniziative finalizzate a far emergere la verità. La nostra ferma opposizione a tale iniziativa ha permesso il ritorno dellingegner Sergio Sergi – distaccato presso
Il continuo valzer delle giunte comunali denota il grave stato di instabilità politica e amministrativa delle nostra città. Il ricorso a personaggi esterni nellesecutivo denota ancora più marcatamente la scarsa considerazione di tanti che lo hanno sostenuto nella sua campagna elettorale. In particolare, tutti coloro che insieme a lui avevano costituito lArcobaleno per far fronte al governo della città. Sul nuovo esecutivo ogni parola sarebbe superflua: basta conoscere la storia politica e per alcuni anche quella morale per capire bene questo sindaco dove ci vuole portare! Il suo fallimento è la diretta conseguenza del fallimento dellintera struttura dellArcobaleno, comera daltronde prevedibile per tutte le incertezze e i dubbi gia evidenziati in campagna elettorale.
Tutto sembra formare uno scenario dove ci sono i nuovi che sanno di vecchio, i vecchi che vogliono passare per nuovi, i piccoli e i grandi eroi della città, quelli buoni per ogni stagione, i presuntuosi, gli affaristi e soprattutto i paganini. Le forze pulite di questa città si troveranno a combattere sostanzialmente su due fronti. Da un lato quei personaggi politici che pur di essere al governo, sono disposti a voltare le spalle a chi durante la campagna elettorale li ha pubblicamente sostenuti, e dallaltro, invece i paganini con tutte le metodologie velenose di cui dispongono, da quelle più perbeniste e capziose a quelle più infide e volgari. Se sul primo versante è più difficile individuare una strategia comune, perché i galli a cantare sono tanti, e più facile sullaltro intuire tutti i contorni di questa ed altre operazioni, appiattite unicamente sullapparente regia del sindaco.
La lista Arcobaleno, che aveva già perso i suoi colori, è ora al suo tramonto! Da una parte il sindaco, oramai allo sbando e che alla fine lo sta vedendo sconfitto, dallaltra quella relativa ad un gruppo di politici tutti ricomposti intorno allUdc. Mentre il sindaco si illude di governare la città, questi ultimi la fanno da padrone!
Cari cittadini è arrivato il tempo di impedire a tutti i costi che questi signori governino la nostra città. E noi forti di una grande spinta morale, di una profonda sete di legalità, di trasparenza e di democrazia, non possiamo permettere a costoro di abbattersi sulla nostra città, pena la vita stessa della comunità.
Questo stato di cose può avere ed ha un solo epilogo: il sindaco deve dimettersi! Noi, come autentica opposizione, siamo pronti! A Trentola Ducenta non servono gruppi di potere, né grandi, né piccoli. Alla Città servono soggetti capaci di realismo politico, di grande lealtà democratica e di comprovate capacità professionali. E poi non dite che non sapevate!